Allarme degli animalisti della Lav per la festa musulmana del sacrificio

ROMA – Domenica 6 novembre, in occasione della ''Festa del sacrificio'' musulmana, potrebbero verificarsi sgozzamenti di pecore e capre, senza stordimento degli animali, in luoghi in cui non e' consentito, come giardini e garage. A lanciare l'allarme e' la Lega Antivivisezione (Lav), che chiede il rafforzamento di vigilanza e controllo alle forze dell' ordine.

''Il precetto secondo cui il fedele maggiorenne debba sgozzare personalmente l'animale fa si' che, nonostante la legge permetta la macellazione rituale – e quindi senza stordimento preventivo – solo nei macelli specificatamente riconosciuti, possano ancora esserci, come negli anni passati, casi di uccisioni in case, garage o giardini'', spiega la Lav.

L'associazione animalista denuncia come ''in questi tre anni e mezzo di legislatura non e' stata posta mai all'ordine del giorno delle Commissioni della Camera la proposta di legge 1458 per rendere obbligatorio lo stordimento degli animali prima di tutte le macellazioni, come hanno fatto Svizzera, Svezia e alcuni Land austriaci''.

In Italia, ricorda la Lav, sono in funzione 206 impianti autorizzati per l'uccisione rituale di bovini, ovicaprini e avicoli, quasi il doppio rispetto ai 104 del 2003.

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