Anche due privati cittadini, con una canoa chiesta in prestito a un amico, sono arrivati per aiutare, navigando in mezzo alle case di Faenza.
Sulla riva destra del Lamone, il fiume che ha spaventato Faenza uscendo dagli argini e allagando un quartiere della città, sono ancora in atto i soccorsi dei Vigili del fuoco.
“Abbiamo portato in salvo alcune persone, altre vogliono restare. Manca la luce, hanno bisogno di cibo di cibo e powerbank per caricare i cellulari”, dicono prima di ripartire per un altro viaggio.
Anche un mezzo anfibio dei vigili del fuoco ha appena soccorso due anziani, uno con problemi di deambulazione che era stato ospitato al secondo piano da un vicino, Stefano Montefiori, che invece ha deciso di rimanere: “Ho paura che vengano i ladri in casa”. “Siamo senza luce e gas da questa mattina all’alba, per questo ho deciso di andare via”, dice invece Antonella Pierazzoli, titolare della pizzetteria del paese, abbandonando l’argine con un trolley.
Intanto il livello dell’acqua sta calando ed è apparso il sole. Alcune pompe sono in azione per risucchiare l’acqua dalle strade. “Ma perché non portano le idrovore?”, domanda un cittadino, scuotendo la testa.
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