Di nuovo, come una tassa, torna la polemica su come si fa una buona “amatriciana”. Lo sanno tutti, ma puntuale, giunge sempre la notizia di qualcuno che si ostina a voler aggiungere aglio o cipolla, o tutti e due insieme.
Stavolta è toccato a un giornalista del pur prestigioso Washington Post. Che oltre a riferire di inesistenti aglio cipolla e basilico a proposito della ricetta originale, sembrerebbe aver capito fischi per fiaschi.
Almeno secondo quanto sostenuto da Paolo Cacciani, del noto ristorante di Frascati, intervistato proprio dal Washington Post: “Avranno capito male”. Ah, ecco.
Intanto, per l’ennesima volta: spaghetti, guanciale, pecorino e pomodori pelati. No aglio, no cipolla, no nient’altro.
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