Apre a Roma il primo ambulatorio di veterinaria sociale interamente gestito da Lav. Si tratta di un centro di cura per cani e gatti che vivono in famiglie con fragilità sociali, non sempre in grado di rispondere a tutti i bisogni dei propri animali. Famiglie coinvolte, per questo motivo, in un programma di sostegno, che Lav e la Comunità di Sant’Egidio portano avanti da quasi tre anni.
Il tagli odel nastro è avvenuto la mattina di oggi, martedì 22 ottobre. Presente tra gli altri Gianluca Felicetti, presidente Lav, e Massimiliano Umani della Comunità di Sant’Egidio. Presenti anche parlamentari, consiglieri, assessori comunali e la Viceministro delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci assieme ad alcuni beneficiari dell’ambulatorio con i loro animali.
“L’ambulatorio che offrirà visite, interventi e cure gratuite è un presidio veterinario che garantirà agli animali il diritto alla cura: un punto di approdo concreto delle attività che Lav porta avanti da anni in collaborazione con Sant’Egidio per non lasciare soli gli anziani soli e le famiglie che condividono la propria vita con un cane o un gatto” ha dichiarato Alessandra Ferrari, responsabile dell’area animali familiari Lav.
“Rispondere direttamente alle necessità delle persone che vivono con fragilità sociali, grazie alle donazioni dei nostri soci, è motivo di orgoglio per Lav, perché possiamo intervenire in una doppia veste: curando gli animali e prevenendo separazioni dei nuclei familiari, abbandoni o l’incuria e maltrattamenti” aggiunge Ferrari di Lav.
Spesso, infatti, per queste persone i loro animali sono l‘unica famiglia e l’unico conforto rimasti: Lav interviene a sostegno delle famiglie per tenerle unite e tutelare i legami d’affetto, senza lasciare nessuno indietro.
Gianluca Felicetti, presidente Lav, ha spiegato durante l’inaugurazione: “La sinergia tra Lav e Comunità di Sant’Egidio è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce le persone ai loro animali e concretizzare il principio di ‘One Health’. Prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando persino a rinunciare ad essere curati pur di non lasciare soli i loro quattrozampe”.
Prosegue Felicetti: “Nostro obiettivo è anche sollecitare così le Amministrazioni pubbliche a fare la nostra stessa cosa per rispondere efficacemente a questa esigenza sociale e rafforzare gli esempi positivi che fra gli altri la Regione Piemonte e i Comuni di Milano e Modena hanno iniziato a realizzare, così come a rendere più importante il primo piccolissimo fondo previsto dalla scorsa Legge di Bilancio”.
La realizzazione dell’ambulatorio di veterinaria sociale – che nel primo anno di attività si propone di aiutare almeno 400 persone in difficoltà – è stata possibile grazie alla generosità dei soci, con una spesa di impianto pari a 170mila euro, mentre il costo stimato per i primi dodici mesi di attività sarà fra gli 80 e i 100mila euro.
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