L’Arabia Saudita ha ospitato quest’anno il primo forum sul giornalismo dedicato a fermare l’incitamento all’odio e alla violenza che si registra sui media e su internet.
Il segretario generale della Lega mondiale musulmana, Mohammed bin Abdulkarim Al-Issa, ha sottolineato l’importanza di contrastare l’incitamento all’odio diffuso attraverso le piattaforme mediatiche, ma anche la promozione della discriminazione e della violenza che possono portare a un conflitto più ampio.
Al-Issa è intervenuto il 26 novembre a Gedda al Forum internazionale sulla propaganda dell’odio e della violenza nei media. Al Forum hanno partecipato leader di istituti religiosi, importanti agenzie di stampa islamiche e internazionali, eminenti rappresentanti religiosi, intellettuali, legali e dei diritti umani, personalità e leader di altre organizzazioni internazionali.
L’evento è stato co-organizzato dal Segretariato aggiunto per la comunicazione aziendale della Lega musulmana e dall’Unione delle agenzie di stampa dell’OIC.
Al-Issa ha chiesto di rafforzare i valori dell’amicizia tra nazioni e popoli. Affinché l’umanità possa vivere in pace e sicurezza, lontano dal controllo dell’odio nelle sue forme più brutte e dall’uso di doppi standard.
Ha affermato che la comunità internazionale si trova ad affrontare il pericolo “dei media e del loro ruolo nell’alimentare l’odio e la violenza”. Ha aggiunto che: “I media sono nella posizione ideale per informare, comunicare e connettere i cittadini di tutto il mondo. Invece, in molti casi, agiscono come una potente piattaforma di discriminazione, esclusione e incitamento all’odio e alla violenza”.
L’organizzazione di questo forum avviene nel contesto di un aumento dei crimini contro persone e simboli religiosi con il pretesto della libertà di espressione, e di pregiudizi e disinformazione da parte di alcuni media occidentali.
Il supervisore generale dei media ufficiali dell’Autorità nazionale palestinese, Ahmed Assaf, ha accusato i media occidentali di aver diffuso una narrazione distorta che ha contribuito a creare consenso per Israele contro i palestinesi.