In estate la tentazione di accendere l’aria condizionata è forte. Attenzione però a un errore molto comune con il deumidificatore, potrebbe costare caro (in tutti i sensi).
Nelle giornate estive più torride, la tentazione di accendere il condizionatore per ottenere un po’ di refrigerio è irresistibile. Tuttavia, il costo dell’energia può aumentare notevolmente, rendendo indispensabile trovare metodi per ottimizzare l’uso degli elettrodomestici senza svuotare il portafoglio. Una delle soluzioni spesso consigliate è l’utilizzo del condizionatore in modalità deumidificatore, che, secondo alcune fonti, dovrebbe consentire un risparmio energetico significativo. Ma è veramente così? Analizziamo insieme questa affermazione.
Il condizionatore non solo raffresca e riscalda gli ambienti, ma può anche essere usato come deumidificatore. Questa funzione è particolarmente utile nei periodi di alta umidità, quando il caldo sembra ancora più insopportabile. La modalità deumidificatore funziona raffreddando le serpentine interne del condizionatore, il che fa condensare l’umidità presente nell’aria. Questa umidità viene poi raccolta ed espulsa sotto forma di acqua di condensa.
La riduzione dell’umidità non solo migliora la sensazione di freschezza, ma contribuisce anche a migliorare la qualità dell’aria interna. Ambienti con bassa umidità sono meno favorevoli alla proliferazione di muffe e acari della polvere, elementi che possono influire negativamente sulla salute. Inoltre, mantenere bassi livelli di umidità previene la formazione di condensa su pareti e mobili, evitando danni strutturali e macchie antiestetiche.
Nonostante questi benefici, il risparmio energetico promesso dalla modalità deumidificatore potrebbe essere un mito. In realtà, l’utilizzo del condizionatore come deumidificatore può comportare un consumo energetico maggiore rispetto alla modalità raffreddamento. Questo perché per raccogliere l’umidità, il condizionatore deve far circolare una quantità maggiore di gas refrigerante nell’evaporatore, aumentando così il consumo di energia.
Diversi fattori influenzano il consumo energetico del condizionatore in modalità deumidificatore. Innanzitutto, la quantità di umidità presente nell’ambiente gioca un ruolo cruciale. In un ambiente molto umido, il condizionatore deve lavorare più intensamente per ridurre i livelli di umidità, aumentando il consumo energetico. Inoltre, il tipo di condizionatore e la sua classe energetica sono determinanti: i modelli di classe energetica inferiore tendono a consumare più energia.
Anche la temperatura impostata influisce sul consumo. Se si desidera raggiungere una temperatura molto diversa da quella ambientale, il condizionatore deve lavorare più a lungo e con maggiore intensità, aumentando il consumo di energia. Pertanto, se l’obiettivo è risparmiare energia, potrebbe essere meglio evitare la modalità deumidificatore, soprattutto in ambienti molto umidi.
Nonostante l’attrattiva della modalità deumidificatore, ci sono modi più efficaci per utilizzare il condizionatore senza incorrere in costi elevati. Innanzitutto, è consigliabile mantenere il condizionatore pulito e ben mantenuto, poiché filtri sporchi e componenti usurati possono ridurre l’efficienza dell’unità. Inoltre, impostare il termostato a una temperatura ragionevole può fare una grande differenza: una differenza di pochi gradi può ridurre significativamente il consumo energetico.
Un’altra strategia efficace è l’uso di ventilatori in combinazione con il condizionatore. I ventilatori aiutano a distribuire l’aria fresca più uniformemente, permettendo di impostare il condizionatore a una temperatura leggermente più alta senza sacrificare il comfort. Infine, l’isolamento adeguato della casa può mantenere l’aria fresca all’interno più a lungo, riducendo la necessità di un uso continuo del condizionatore.
Inoltre, l’uso di tende o persiane può ridurre il calore che entra dalle finestre, diminuendo il carico sul condizionatore. Durante le ore più calde della giornata, mantenere le tende chiuse può fare una grande differenza nel mantenere la casa fresca senza aumentare i costi energetici.
Infine, è importante considerare l’acquisto di un condizionatore ad alta efficienza energetica, se il proprio apparecchio è vecchio o inefficiente. I modelli più recenti sono progettati per essere più efficaci e consumare meno energia, il che può tradursi in risparmi significativi sulla bolletta elettrica nel lungo periodo.