Arrivano le stanze dell’amore in carcere, anche i detenuti avranno la loro intimità

Le hanno chiamate stanze dell’amore e si tratta di spazi privati, destinati ai detenuti, in cui ritrovarsi lontano da occhi indiscreti per godere di qualche momento di intimità. La sperimentazione dovrebbe ora partire da Padova dove verranno create nel carcere Due Palazzi delle apposite stanze in cui i detenuti potranno risaldare i loro legami affettivi e sessuali con il partner. Si dovrebbe partire a breve con la creazione di piccoli prefabbricati mobili, in pratica dei container, in un’area verde del cortile dell’istituto di pena. “Sono 25 anni che attendevamo questa rivoluzione – commenta Ornella Favero, direttrice di Ristretti Orizzonti – e sembra finalmente arrivata”.

Anche il direttore della struttura, in un incontro di qualche giorno fa, si è detto favorevole al progetto. A segnare il giro di boa è stata la sentenza numero 10 del 2024 della Corte Costituzionale che ha stabilito l’illegittimità del divieto di colloqui intimi tra detenuti e familiari. Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari mette però i bastoni tra le ruote a chi festeggia. I tempi delle stanze dell’amore, stando alle sue dichiarazioni, non saranno brevissimi: “Non esiste alcuna autorizzazione specifica riguardante la Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova o altro istituto in Italia a proposito delle cosiddette stanze dell’amore. A seguito della pronuncia in merito della Consulta sarà costituito un tavolo di lavoro per approfondire la questione. Ogni eventuale iniziativa verrà intrapresa dal Dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria, che coordinerà, dopo una ricognizione delle strutture, tutti i provveditorati e, a caduta, i singoli penitenziari. Le carceri hanno bisogno di serietà, non di propaganda”. 

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Alessandro Avico