Aumento costi dell’energia elettrica: previsioni per i prossimi 3 mesi

Durante il 2022 la crescita dei costi dell’energia elettrica è stata costante durante il primo trimestre, scendendo lievemente nel secondo trimestre, per poi toccare punte massime lo scorso agosto. Un continuo oscillare dei prezzi che continua a pesare su aziende e privati, i quali sempre più spesso cercano di ridurre i costi optando per un cambio di fornitore della luce.

Le previsioni per i prossimi tre mesi non promettono scenari migliori e spesso, soprattutto per le famiglie, il cambio fornitore di energia elettrica risulta essere una delle opzioni da mettere in atto per risparmiare sulla bolletta della luce. Basti pensare che nel corso di questo periodo, pur avendo il mercato subito un lieve calo del prezzo dell’energia, il costo dell’elettricità (Kw/h) è rimasto comunque a prezzi proibitivi: chi si trova nel mercato in tutela, in questo 4° trimestre sta pagando l’energia 0,21 € in più rispetto al 3° trimestre del 2022. A fine anno l’ARERA stabilirà i nuovi prezzi dell’energia del mercato in tutela e solo allora si capirà come si evolverà il prezzo. Situazione leggermente migliore per il PUN (Prezzo Unico Nazionale) che stabilisce il prezzo dell’energia all’ingrosso su cui si calcolerà quella al dettaglio, che può rendere conveniente un cambio di fornitore per la luce. Ma vediamo se è davvero così.

Cosa aspettarci a partire da gennaio 2023

Se si prevede che la situazione fino alla fine del prossimo dicembre resterà essenzialmente invariata, almeno nel mercato tutelato, a partire dal prossimo gennaio la situazione non sembra destinata a migliorare. Non solo c’è preoccupazione per i nuovi costi dettati dall’ARERA, ma anche per i nuovi rincari previsti dal PUN per il libero mercato. Si esprime preoccupazione perché, almeno per adesso, l’andamento del costo dell’energia non è controllabile a causa dei troppi i fattori che lo influenzano, primo fra tutti il conflitto tra la Russia e l’Ucraina.
Le oscillazioni sono talmente tanto repentine che anche l’Unione Europea ha ritenuto opportuno mettere da parte il fronte comune del tetto massimo al prezzo del gas che avrebbe potuto, di contro, mettere riparo anche alla situazione del caro energia elettrica.

In un contesto simile, una soluzione rilevante per evitare di pagare bollette troppo care potrebbe essere quella di effettuare un cambio di fornitore di elettricità. Con il confronto delle offerte disponibili si può iniziare a scegliere la più conveniente per le proprie esigenze, oltre che, chiaramente, attendere che arrivi un consistente aiuto da parte dello Stato.
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, proprio in questi giorni il Governo sta definendo nuove linee di intervento per contrastare il caro bollette e in particolare il caro energia. Si parla di un piano che interesserà la parte finale di questo 2022, in cui verranno stanziati parte dei fondi che verranno poi impiegati a step per tutto il 2023, sia per le famiglie che per le imprese.

La variazione dei prezzi nel mercato tutelato e in quello libero

L’andamento dell’energia elettrica nel mercato tutelato continuerà ad avere aggiornamenti trimestrali e nulla fa presagire previsioni positive: per avere un’idea di quello che accadrà dovremo comunque aspettare la fine di dicembre e attendere le nuove quotazioni trimestrali dell’ARERA. La situazione appare essere leggermente più rosea sul fronte del libero mercato dove le quotazioni sono comunicate mensilmente sulla base dell’andamento del PUN (il prezzo che fa riferimento al costo dell’energia elettrica all’ingrosso): quando il prezzo del PUN è più basso, potrebbe essere conveniente optare per un cambio fornitore luce, se si è ancora nel mercato tutelato, per cercare di risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica. È bene fare un confronto tra i fornitori anche quando si è già parte del libero mercato, in modo da poter optare sempre per quello che può garantire il prezzo più basso in un’ottica di lungo periodo.

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