Azienda lituana progetta un ”villaggio turistico biondo” nelle Maldive

VILNIUS, LITUANIA – Ebbe successo agli inizi degli Anni Sessanta un film hollywoodiano con Marilyn Monroe e Jane Russell intitolato Gli Uomini Preferiscono le Bionde, e un’azienda lituana, la Olialia, ha preso la cosa alla lettera.

I suoi dirigenti stanno lavorando ad un progetto per la costruzione nelle isole Maldive di una ”fantasy resort”, un villaggio turistico unico nel suo genere dove tutto il personale di servizio sarà formato da giovani e belle ragazze rigorosamente bionde.

Con le bionde la OlialIa ha già’ creato un impero commerciale in Lituania utilizzandole per vendere di tutto, dalle patatine fritte alla pop music. C’è la pizza OlialIa, una bevanda gassata OlialIa e perfino computer OlialIa. Ma il progetto del villagio alle Maldive, e una linea aerea che le collega alla Lituania, è la sua più azzardata iniziativa.

”I capelli biondi emanano luce, e attraggono la gente come i raggi del del sole”, ha dichiarato a The Huffinton Post la manager del marchio Olialia Lauryna Anuseviciute, 24 anni, naturalmente bionda ed ex-modella. In Lituania, dove gran parte della popolazione ha i capelli dello stesso colore della Anuseviciute, sia naturali che tinti, l’idea di una simile glorificazione della bellezza bionda non ha destato grande scalpore, ma non tutti approvano l’idea.

In Lituania, il piccolo movimento per l’emancipaione delle donne è disgustato. Non solo il progetto del villaggio turistico è umiliante per le donne, ma rasenta il razzismo, ha dichiarato Margarita Jankauskaite, direttrice del Centro Lituano per il Progresso dell’Ugualianza. E ha agiunto: ”Mi vergogno che questa iniziativa giunga dal mio Paese. Serve solo a dire al mondo intero che la Lituania è un Paese dove si vendono birra a buon mercato e donne di poco conto”.

Resta da vedere come il progetto del villaggio sarà accolto nelle Maldive, un arcipelago nell’Oceano Indiano etnicamente molto diverso dalla Lituania, e dove gli imprenditori stranieri sono obbligati per legge ad assumere localmente il 50 per cento dei loro dipendenti.

Simon Hawkins, direttore della Maldives Marketing and PR Corporation, non è stato ancora contattato dalla Oilalia – che vorrebbe completare il suo villaggio nel 2015 – ma ha detto che gli investimenti nelle isole ”sono benvenuti a condizione che siano sostenuti da seri finanziamenti e piani realistici di sviluppo”.

Quanto al fatto del personale biondo, non gli sembra che per i maldiviani ciò possa essere un problema. ”Potrebbero essere nascosti alla vista dei turisti o tingersi i capelli”.

La Anuseviciute ha una proposta più pratica: ”il personale locale della Oliala nelle Maldive, femminile al 65 per cento, indosserà parrucche bionde, che faranno parte della divisa”.

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