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Banda ultralarga, ecco come ha ridotto il digital divide nelle scuole

Durante la pandemia il digital divide nel settore scolastico si è ridotto e il numero di istituti con connessioni superformanti è aumentato.

Come scrive Il Messaggero “Open Fiber, per esempio, ha già cablato 10.500 plessi con la sua infrastruttura di rete in fibra ottica Ftth (Fiber to the Home) e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Il superamento del divario digitale, soprattutto in ambito scolastico, ad esempio è una priorità per Open Fiber”.

“L’obiettivo è di permettere ad alunni e insegnanti di sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie e di garantire a quanti più possibile il diritto allo studio nella scuola del futuro che sarà sempre più digitale”.

Banda ultralarga, cosa prevede il Piano scuole

Il Piano scuole prevede che gli istituti scolastici possano richiedere una connessione simmetrica in fibra fino a 1 Gigabit al secondo e che il servizio sia gratuito per gli istituti per un periodo di 5 anni. I vantaggi, si legge sul quotidiano romano, sono molteplici: “Una scuola connessa è una scuola in grado di arricchire i programmi didattici con attività integrative o extra curricolari di rispondere alle esigenze di più classi in contemporanea, spiegano gli esperti”.

Secondo Francesco Scacco, docente di Economia digitale dell’Università dell’Insubria, la Ftth “offre tutta la banda di cui la scuola può avere bisogno, oggi e in futuro lontano, unita alla latenza più bassa, per applicazioni immersive, interazione distanza, e alla più alta affidabilità. Il vero problema è come democraticamente dare a tutte le scuole le stesse opportunità”. Ad ogni modo, “la scuola del futuro non sarà fatta più di nozioni, ma vivrà attraverso esperienze didattiche e sensoriali”, chiosa.

“La banda ultralarga, fino a qualche tempo fa sembrava un miraggio”

Il quotidiano racconta infine che “in alcune aree più periferiche del Paese, fino a qualche tempo fa, la banda ultralarga sembrava un miraggio. In questo contesto la pervasività del piano Bul realizzato da Open Fiber è riuscita però a fare la differenza”.  

Come a Stienta, comune di tremila abitanti in provincia di Rovigo. “Abbiamo il grande obiettivo di portare la rete ultraveloce non solo nelle case di tutti i concittadini, ma in particolar modo nelle scuole. Quando Open Fiber ha concluso i lavori, abbiamo immediatamente richiesto l’attivazione della connettività ultrabroadband per la scuola primaria e secondaria e per la biblioteca comunale. Ora si potranno sviluppare tanti progetti che andranno ad arricchire le attività didattiche tradizionali, consentendo ai nostri studenti di usufruire di lezioni più interattive in aule finalmente digitali e interconnesse”.

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