Barbara Ponzi, scrive Rossella Oricchio che l’ha intervistata, “è una donna sensibile, ricettiva, lungimirante, sognatrice, che guarda alle stelle”.
Una donna che tende a dilatare i suoi confini per arrivare ai confini e alle percezioni naturali. Perché solo partendo dal particolare si arriva all’ universale e a una maggiore conoscenza di sé e degli altri. E la linea diventa impercettibile, e solo alla fine di un percorso si capirà che l’ arte sarà diventata vita e la vita arte. Barbara Ponzi ha trent’ otto anni, è originaria di Roma e vive a Roma.
Il suo è un lungo viaggio nel mondo dell’ arte attraverso un percorso introspettivo che parte ieri e arriva ad oggi a verificare la sua essenza di donna e di artista. Uno specchio nel quale riconoscersi attraverso i tratti umani, esistenziali, artistici. Ciò che piace della personalità dell’ artista Barbara Ponzi è la sua coerenza, un leitmotiv che l’ ha voluta condurre su pianeti diversi, tra il sole e la luna, nello spazio e nel tempo.
Questo perché Barbara ha sempre uno sguardo rivolto al cielo, alle sue dinamiche, ai suoi misteri e simboli, pur restando ancorata alle cose della terra. Barbara, pur avendo frequentato l’ istituto d’ arte a Civitavecchia, ha poi interrotto il suo percorso artistico per sperimentare altri terreni culturali come la medicina. Soltanto più tardi, attraverso un profondo lavoro psicologico, è riuscita a riattaccare il suo filo, attraverso un’ identità che poi ha voluto cementare nel tempo. Intanto ha sempre tenuto protetto il suo spirito artistico e si è sempre sentita una persona votata all’arte ma alle volte la vita ti conduce a fare giri immensi per poi ritornare nel punto di partenza iniziale.
Ecco, oggi dopo essersi documentata in altri campi come l’ astrologia o la stessa medicina alternativa, ha intuito di non voler lasciare più il suo campo d’ azione. Come mossa da un fuoco sacro che si porta dentro, da sempre. Definisce il suo stile “mercuriale” perché Mercurio è il pianeta del tutto è possibile, del cambiamento. Ed è proprio sull’ onda del cambiamento che viaggia Barbara Ponzi.
Difatti anche la sua arte è un mix di emozione e materia. Spazia dai mosaici alla pittura all’ argilla. E soltanto un’anima che spazia nell’ infinito, riesce ad essere altrettanto infinita. Le sue opere sono variegate, iridate, screziate, variopinte, e sono solchi nel colore e nell’anima, colori accesi o sfumati ma tutti molto rappresentativi e intensi nel comunicare paesaggi interiori e nuovi percorsi umani ed artistici. Come in un inno a qualcosa di più alto che possa trafiggerci con la sua essenza.
Raccontati tra lavoro, progetti, passioni…
Ho sempre amato l’ arte e gli animali, un binomio perfetto! Ho poi frequentato l’ istituto d’ arte a Civitavecchia, avrei voluto frequentare l’Accademia ma non ho potuto, ho iniziato a lavorare come commessa e poi in uno studio dentistico. Ho frequentato la facoltà di medicina ma ho poi capito che non era la mia strada. Questo per me è un periodo di fermento artistico scandito da un percorso psicologico per capire qualcosa in più di me stessa. Ho eseguito un test terapeutico proprio sul disegno e da qui è subentrata una nuova spinta artistica. Poi ho voluto documentarmi in altri campi scientifici, dall’ astrologia alla medicina alternativa alla gemmoterapia e numerologia. Tutti questi studi mi hanno portato ad un elaborato di tipo possibilistico di vita e di arte, tutto attraverso dei simboli che abbiano significato.
Come nasce la tua vena artistica?
Avvicinandomi a varie filosofie ma già a dieci anni avevo una maggiore propensione per l’ arte.
Che cosa realizzi precisamente?
Mosaici con inserti di pittura, poi creazioni con riciclo di materiale e con pittura ad olio e pittura acrilica. Utilizzo anche la tempera, la china…realizzo poi opere tridimensionali con terracotta e mi occupo anche di fotografia.
La tua fonte di ispirazione?
Tutto ciò che è movimento, le persone con le loro parole ed emozioni, poi ciò che vedo attraverso le mie percezioni e stati d’ animo.
Come ti definiresti come donna e come artista?
Mi ritengo una donna introspettiva, poliedrica, vivo nel possibilismo, sono una sognatrice…mi sento in continua evoluzione, si cambia e ognuno arriva ai suoi simboli e ai suoi disegni di vita ai quali siamo predestinati.
Che cos’ è l’ arte per te?
Uno strumento di comunicazione con il resto del mondo e con me stessa. Vorrei che fosse il mio modo di comunicare per portare bellezza. Mi ascolto molto e l’ arte mi aiuta ad ascoltarmi nel movimento della vita.
Altre passioni di vita?
Le camminate in montagna, mi piace andare a cavallo, viaggiare, adoro gli animali, mi danno tanto.
Il più bel film che hai visto e l’ ultimo libro letto?
Mine del 2016 del regista Fabio Resinaro e Fabio Guaglione e L’ alchimia rivelata di Johannes Elmond.
A che punto sei della tua vita?
In un punto di ricerca verso la conoscenza e della mia autonomia interiore.
I sentimenti che ti raccontano: che cosa ti fa star bene e rasserena e che cosa ti rattrista?
La bellezza sia esteriore che interiore, le relazioni in generale, l’altruismo sono sentimenti che mi fanno stare bene… Mi fanno star male l’ aggressività, la cattiveria, l’ indifferenza.
Un tuo motto di vita?
Tutto è possibile.