Buon compleanno Jack Lo Squartatore. 125 anni fa terrorizzò l’Inghilterra

Buon compleanno Jack Lo Squartatore. 125 anni fa terrorizzò l'Inghilterra
Buon compleanno Jack Lo Squartatore. 125 anni fa terrorizzò l’Inghilterra (foto Lapresse)

LONDRA – L’Inghilterra commemora in questi giorni un sanguinoso anniversario. Accadeva 125 anni fa: il 31 agosto 1888, un serial killer cominciava un’inarrestabile serie di omicidi. Conosciuto ai più come Jack lo Squartatore, il leggendario assassino, la cui identità non è mai stata scoperta, avrebbe ucciso al di là di ogni ragionevole dubbio, cinque donne. Mary Ann Nichols, chiamata Polly, una vita di povertà e misera, veniva ritrovata il 31 agosto dalla polizia con la gola tagliata ed una profonda ferita nell’addome.

Lo psicopatico assassino utilizzava come arma del delitto un coltello. I colpi letali erano inferti alla gola e nel basso ventre. Organi interni venivano estratti: cuore, fegato, utero. All’ultima vittima staccò perfino dei pezzi di pelle. Le vittime erano donne, spesso prostitute occasionali. Il luogo del delitto, sempre quello: il quartiere londinese degradato di Whitechappel.

Era la fine dell’ottocento nella Londra della Rivoluzione Industriale. Il capitalismo industriale trionfante nasceva sulla miseria delle popolazioni contadine urbanizzate, ammassate in quartieri insalubri e pericolosi. Whitechappel era l’emblema di quella miseria. Fantasma crudele tra gli spietati ingranaggi dell’industrializzazione, qui si aggirava Jack. Era il periodo Vittoriano: la borghesia britannica si avvolgeva in uno stretto codice di rigida morale sessuale. Jack cercava prostitute da squartare.

Dopo la sua follia omicida, tra agosto e novembre, Jack scomparve com’era venuto: nel nulla. Gli indizi racconti, oggi per la maggior parte scomparsi, non portarono a nulla. I sospetti interrogati dalla polizia riflettevano soprattutto le linee discriminazione di una società intollerante: omosessuali, malati mentali, ebrei e stranieri.

L’assassino di Whitechappel non ha smesso di affascinare. I saggi, romanzi, giornali, film dedicati ad illustrare la personalità del mostro e gli eventi di quell’autunno riempiono da soli una biblioteca. Gli inglesi parlano di una “Ripperletteratura”, un’industria del sangue ancora fiorente e vitale: la rivista Ripperana è stata fondata nel 1992 e dal 1994 la Whitechapel Society pubblica il Ripperologist.

La storia di Jack lo squartatore è anche un incontro: quello tra il serial killer e l’editoria, in particolar modo i tabloid britannici, la stampa popolare dai titoli sensazionali, che faceva allora i suoi primi, già vittoriosi, passi. Era il novembre 1888 in Inghilterra. Il serial killer era scomparso. Iniziava la leggenda di Jack lo Squartatore.

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