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Burioni: “La metà dei genitori rifiuta di vaccinare i figli contro il Papillomavirus per disinformazione”

In Italia, solo la metà dei genitori decide di vaccinare i propri figli contro il Papillomavirus (HPV), mentre l’altra metà rifiuta l’immunizzazione. Questo rifiuto, secondo il virologo Roberto Burioni, è dovuto principalmente alla disinformazione che circonda un vaccino sicuro ed efficace al 100%. Burioni ha espresso la sua preoccupazione durante il 22esimo Congresso nazionale della Sitox – Società Italiana di Tossicologia, sottolineando come la “paura del cancro sia legittima, ma inspiegabile quando esiste un vaccino in grado di prevenire il tumore del collo dell’utero”. Ogni anno, in Italia, circa 4.000 donne ricevono questa diagnosi e 1.000 muoiono, nonostante il vaccino sia disponibile gratuitamente.

La sicurezza e l’efficacia del vaccino anti-HPV

Burioni ha ribadito la solidità dei dati scientifici a supporto della vaccinazione. “Negli ultimi 18 anni sono state somministrate 900 milioni di dosi di vaccino anti-HPV”, ha spiegato il virologo, sottolineando che il vaccino è estremamente sicuro ed efficace, con effetti collaterali praticamente nulli. In Paesi come l’Australia e la Scozia, dove il vaccino è stato adottato su larga scala, il cancro del collo dell’utero è praticamente scomparso. Tuttavia, in Italia, il 50% dei genitori continua a rifiutare la vaccinazione gratuita offerta ai ragazzi di 12 anni. “Questo dimostra che il problema non è la mancanza di prove scientifiche”, ha concluso Burioni.

Burioni: “La metà dei genitori rifiuta di vaccinare i figli contro il Papillomavirus per disinformazione” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Disinformazione: il vero ostacolo alla scienza

Secondo il virologo, il problema principale non risiede nella scarsa capacità di comunicare la scienza o in eventuali limiti del metodo scientifico, ma nella natura stessa del pensiero umano. “Il processo di conoscenza scientifica è profondamente innaturale e richiede educazione”, ha spiegato. Le persone tendono a ragionare in modo istintivo, collegando eventi vicini nel tempo con un falso rapporto di causa-effetto. Questo meccanismo è evidente, ad esempio, quando i malori vengono attribuiti al vaccino anti-Covid senza alcuna base scientifica. “Se una persona muore improvvisamente, si pensa subito che sia stato il vaccino”, ha detto. “Allo stesso tempo, se qualcuno muore perché non vaccinato, si diffonde l’idea che sia stato vittima di Big Pharma”.

Published by
Francesca Ripoli