Una storia di abbandono e speranza arriva dall’aeroporto di Bari, dove una cagnolina è stata trovata legata a una recinzione, priva di microchip e senza alcuna traccia dei suoi proprietari. Questo episodio ha scosso il personale dell’aeroporto e la comunità locale, dando vita a un’importante iniziativa di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali.
L’abbandono di Luna
La cagnolina, inizialmente soprannominata “Hostess” dal personale di Aeroporti di Puglia (AdP), è stata trovata in condizioni critiche, legata a una recinzione del parcheggio. Non avendo un microchip, risalire ai proprietari si è rivelato complicato. L’episodio è stato subito denunciato sui social dal presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, che ha espresso profondo disappunto per l’accaduto. “Abbandonare un animale significa condannarlo a morte certa o a una vita di stenti”, ha dichiarato Vasile, sottolineando la crudeltà e l’illegalità di tali gesti. Ora le autorità stanno collaborando con la Polizia Municipale per individuare i responsabili.
Canile di Bari sovraffollato
Dopo essere stata trovata e messa al sicuro, la cagnolina è stata portata al canile di Bari, dove è stata ribattezzata “Luna”. Si tratta di una giovane cucciola, di circa tre anni, probabilmente un incrocio tra un boxer, un amstaff e un dogo argentino. Descritta come “perfettamente socializzata e di indole mite”, Luna è ora in cerca di una nuova famiglia che le dia l’amore e la cura che merita.
Luna è stata accolta nel canile di Bari, che però è sovraffollato e sta affrontando difficoltà nel gestire il crescente numero di animali abbandonati. Per questo motivo, lo staff sta cercando di incentivare l’adozione di Luna, condividendo appelli sui social media. Il post che racconta la sua storia ha già ricevuto decine di condivisioni, e l’obiettivo è di trovare una nuova casa il prima possibile per la dolce cagnolina.
L’impegno di Aeroporti di Puglia per gli animali
Antonio Vasile ha concluso il suo appello ricordando che la comunità di Aeroporti di Puglia, composta da oltre 500 dipendenti, si impegna a prendersi cura di Luna fino a quando non troverà una nuova famiglia. L’episodio ha lanciato un forte messaggio contro l’abbandono degli animali, ricordando che ogni gesto crudele può essere contrastato con l’amore e la solidarietà.