
Canzoni dedicate alle star del cinema: Bauhaus, Nirvana, Deep Purple... Blitz Quotidiano. Foto ANSA
Il rapporto fra la musica e il cinema, e in particolare fra la musica rock e il cinema, è sempre stato piuttosto stretto. Si potrebbe pensare che gli esempi provengano principalmente dagli States, soprattutto dall’area di Los Angeles che è così strettamente legata all’industria di Hollywood. Ma le canzoni dedicate alle star del cinema si trovano invece un po’ in tutto il mondo, e moltissime vengono dalla Gran Bretagna. Troviamo riferimenti espliciti nei Clash: ad esempio in Car Jamming si cita Lauren Bacall, attrice hollywoodiana moglie di Humphrey Bogart. Anche in Celluloid Heroes dei Kinks sono inseriti riferimenti a vari attori. Ma in questi casi si tratta di riferimenti e citazioni più che di brani dedicati alle star del cinema.
Gli americani White Stripes hanno addirittura dedicato un intero album a Rita Heyworth, dal titolo Take Take Take, e un altro loro album, The Union Forever, è interamente basato sul copione di Quarto Potere. In generale, gran parte delle canzoni dedicate alle star del cinema utilizzano gli attori come metafora della fama che porta all’autodistruzione o degli eccessi degli eroi dello show business. Altre volte, invece, i brani vengono dedicati ad attori specializzati in un determinato tipo di ruoli: i loro personaggi diventano metafora degli elementi che li caratterizzano, dai vampiri ai cattivi inquietanti, dai mafiosi ai simboli di liberazione e autodeterminazione nella società. Ci sono anche canzoni biografiche, che trasformano la vita degli attori in una metafora, un simbolo di emancipazione o di vita sregolata, ad esempio. Ma addentriamoci in una serie di esempi concreti per vedere più da vicino le varie sfaccettature del rapporto fra rock e star del cinema.
Menzioni speciali
Le canzoni dedicate alle star del cinema sono talmente tante da non poter entrare tutte nello spazio ridotto di un articolo. Nell’elenco che segue ho cercato di selezionare quelle che a me sembrano le più rappresentative, ma anche quelle meglio riuscite. Alcuni esempi piuttosto rilevanti sono però rimasti fuori dall’elenco.
I Siouxsie and the Banshees hanno pubblicato Kiss Them For Me, inclusa nell’album Superstition del 1991. Il brano è dedicato a Jayne Mansfield, attrice, sex symbol e playmate, celebre ai suoi tempi per la vita sfarzosa e le feste: un simbolo degli eccessi dello star system, ma allo stesso tempo un’icona dell’emancipazione femminile. James Dean degli Eagles, inclusa nell’album live Don Krishner’s Rock Concert 1974, è ovviamente dedicata all’attore americano, che nella sua carriera ha impersonato ruoli di ribelli, spesso legati all’idea delle macchine veloci come simbolo di libertà. Errol, degli Australian Crawl, pubblicata nell’album Sirocco del 1981, è invece una canzone più biografica sulla vita dell’attore australiano Errol Flynn, presa a modello della vita vergognosamente lussuosa delle star dell’era d’oro di Hollywood, con un ritornello che ripete sarcasticamente “Vorrei essere come Errol”.
Leggermente meno esplicito è il caso di Photograph dei Def Leppard, pubblicata nel 1982 nell’album Pyromania. Nonostante la band abbia affermato che il brano parli di qualcosa di generico che si vorrebbe ottenere, ma è inarrivabile, molte interpretazioni sostengono che in realtà sia una canzone su Marilyn Monroe. Del 1984 è Michael Caine dei Madness, brano incluso nell’album Keep Moving. Qui il riferimento è ai ruoli che hanno reso celebre l’attore , dal momento che la canzone parla in realtà di un informatore nel conflitto in Irlanda del Nord. In ambito più pop, vale la pena citare alcuni esempi. Innanzitutto le Bananarama con Robert De Niro’s Waiting, inclusa nell’album Bananarama del 1984. Il brano parla della costante paura di essere seguite nelle strade buie di una città, con cui tutte le donne sono costrette a convivere. De Niro qui è preso a metafora dei personaggi, soprattutto mafiosi, che ha interpretato in carriera. Robert De Niro aspetta, lì nel buio e, per fare più paura, nella canzone si aggiunge… che parla italiano!
Un altro esempio particolarmente famoso è Grace Kelly di Mika, brano incluso in Life in Cartoon Motion del 2007: una satira contro chi cerca di assomigliare ai modelli creati da Hollywood e contro chi cerca di omologare tutti sugli stampi dei personaggi che hanno avuto successo. E infine c’è la celebre Clint Eastwood dei Gorillaz, pubblicata nel 2001 nell’album Gorillaz. Il brano si scaglia contro la finzione costruita della fama e del successo e Clint Eastwood, presente nel titolo ma mai nel testo, diventa l’essenza di questo falso modello.
Kim Carnes, Bette Davis Eyes
Bette Davis Eyes è un brano scritto da Donna Weiss e Jackie DeShannon nel 1974. DeShannon la pubblicò nel suo album New Arrangement del 1975, con un sound decisamente diverso da quello della hit che tutti ricordiamo nella reinterpretazione del 1981 di Kim Carnes, pubblicata nell’album Mistaken Identity. Qui l’arrangiamento è tipicamente da rock anni Ottanta, con una grande presenza di sintetizzatori. Bette Davis ringraziò pubblicamente e personalmente tutte e tre le artiste per averla “resa parte dei tempi moderni”.
Elton John, Candle in the Wind
Ecco un’altra canzone che tutti conosciamo e ricordiamo. Inclusa nell’album Goodbye Yellow Brick Road del 1974, Candle in the Wind è stata scritta da Elton John per Marilyn Monroe, con riferimenti espliciti alla vita dell’attrice e a come la fama e il successo l’abbiano portata all’autodistruzione. Nel 1997 Elton John la eseguì dedicandola alla memoria della principessa Diana. Nel video, un’esecuzione dal vivo nel 1986.
Bauhaus, Bela Lugosi’s Dead
Primo singolo dei Bauhaus, pubblicato nel 1979, Bela Lugosi’s Dead è una pietra miliare del goth rock. È dedicato a Bela Lugosi, attore horror ungherese naturalizzato americano, celebre per la sua interpretazione del Conte Dracula. Registrata dal vivo come una sorta di lunga improvvisazione, la versione originale di Bela Lugosi’s Dead è una meravigliosa cavalcata gotica di oltre nove minuti.
Julian Cope, Robert Mitchum
Quarta traccia dell’album Skellington, pubblicato da Julian Cope nel 1989, Robert Mitchum è un brano atipico, una sorta di ballata rock eseguita con la sola chitarra acustica ad accompagnare la voce. È ovviamente dedicata a Robert Mitchum, attore hollywoodiano celebre per le sue interpretazioni di ruoli di antieroi.
Roxy Music, 2HB
Dietro il misterioso titolo di questo brano si cela una dedica in forma di abbreviazione tutta britannica: To Humphrey Bogart. L’attore, celebre ad esempio per la sua interpretazione in Casablanca, dava spesso vita a personaggi enigmatici e carismatici. Il brano è stato pubblicato dai Roxy Music nel loro album eponimo del 1972 e poi da Bryan Ferry nel suo album solista Let’s Stick Together del 1976.
Blue Oyster Cult, Joan Crawford (Has Risen from the Grave)
Joan Crawford è stata un’attrice particolarmente famosa negli anni Venti e Trenta, continuando a fare film e recitare in ruoli importanti fino agli anni Settanta. Nel 1978, un anno dopo la sua morte, la figlia adottiva Christina pubblicò un libro dal titolo Mommie Dearest, in cui denunciava gli abusi subiti da lei e dal fratello da parte della madre. Da quel libro fu tratto un film che fece molto scalpore. Nella canzone, contenuta in Fire of Unknown Origin del 1981, uno scenario apocalittico vede Joan Crawford tornare dalla tomba per cercare vendetta. Nel video, un’esecuzione dal vivo del 1981.
Sheryl Crow, Steve McQueen
Steve McQueen è il singolo di punta dell’album C’mon C’mon, pubblicato da Sheryl Crow nel 2002. In questo caso l’attore è preso a simbolo dei personaggi che lo hanno reso famoso, in film in cui spesso e volentieri era coinvolto in corse in moto e in auto. Di nuovo, le macchine veloci e le corse automobilistiche diventano metafora di ribellione e libertà. Nel video, Sheryl Crow fa corse su auto di ogni tipo, ricreando scene dei film di Steve McQueen.
Nirvana, Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle
Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle è un brano contenuto nell’album In Utero, pubblicato dai Nirvana nel 1993. Frances Farmer era un’attrice di Seattle piuttosto celebre negli anni Trenta, ma poi venne rinchiusa in un istituto psichiatrico con la diagnosi di schizofrenia paranoide.
Jeff Beck & Johnny Depp, This is a Song for Miss Hedy Lamarr
Sesta traccia dell’album 18, pubblicato da Jeff Beck insieme a Johnny Depp nel 2022, This is a Song for Miss Hedy Lamarr è una ballata che omaggia un personaggio a dir poco incredibile. Hedy Lamarr era un’attrice austriaca che negli anni Trenta fuggì dal suo paese e dal marito, legato ad ambienti militari fascisti e nazisti. Si stabilì in America, dove divenne una star di Hollywood. Oltre che attrice, Lamarr è stata anche un’inventrice, progettando tra l’altro la tecnologia che oggi è alla base dei sistemi di comunicazione wifi, bluetooth e gps.
Deep Purple, Vincent Price
Per finire, un altro brano dall’ambientazione horror. Pubblicata dai Deep Purple nel 2013, nel loro album Now What?!, Vincent Price è, ovviamente, una canzone dedicata al grande attore, celebre per le interpretazioni di vampiri e cattivi, in particolare nei film horror dagli anni Quaranta agli anni Settanta.
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