Carlo Verdone e Paolo Mieli. Strana coppia sul precariato

Pubblicato il 15 Settembre 2011 - 22:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 15 SET – Carlo Verdone e Paolo Mieli al tavolo dei conferenzieri per una insolita serata di riflessione e scambio di ruoli sul tema di precariato e precarietà.

Cosi’ si sono aperti i giovedi’ culturali del Maxxi di Roma dopo l’introduzione del ”padrone di casa” Pio Baldi. Il tema è stato dettato dallo stesso Verdone che sull’idea e lo smarrimento della precarietà ammette di aver cucito il suo prossimo film ”posti in piedi in paradiso”, che arriverà a gennaio.

”Ciò che mi spaventa – ha raccontato nell’ilarità generale – è che durante le mie frequenti visite in farmacia mi viene ogni volta confermata la stabile hit parade dei farmaci più usati: antidepressivi, vasodilatatori per l’erezione e integratori minerali. Peccato che la maggioranza dei consumatori abbiamo meno di 30 anni. Se mi si chiede se sono contento di questo tempo devo rispondere no, nonostante il mio precariato personale si sia trasformato nel successo e nell’agio. Ma spero in una nuova generazione che ritrovi l’etica e i valori di quell’Italia in bianco e nero in cui sono nato e di quei coloratissimi anni ’60 in cui mi sono formato”.

Dal canto suo Mieli ribatte: ”i diritti garantiti sono stati una bella conquista ma hanno concluso l’era della rigidità. In definitiva nascondevano l’inizio di un dramma perché è chiaro che la società non ha più i mezzi per tutelare tutti e perché il sistema rigido non stimola il ricambio. C’e’ poco da farsi illusioni con precariato e precarietà convivremo a lungo e forse proprio gli artisti, che di questo vivono da sempre, potrebbero farci da modello”.

Numerose le battute di attualità tra un Verdone che invoca il governatore Polverini e il parlamentare Scilipoti come perfetti caratteristi per la commedia italiana e Mieli che esprime sconcerto per una realta’ cosi’ fulminea nell’impadronirsi dello spettacolo da finire nei titoli di testa di un tg nazionale per il ”gran rifiuto” di Manuela Arcuri.