Carnevale si avvicina e con esso la voglia di passarlo in allegria e, perché no, di assistere a qualche parata tipica. Dopotutto, il Carnevale è una festa molto radicata nella nostra cultura e forse non tutti lo sanno ma nelle Marche c’è un borgo medievale che ospita uno dei Carnevali storici più affascinanti d’Italia. Qui, tra antichi rituali, costumi iconici e celebrazioni coinvolgenti, questa festa è molto più di un semplice evento: è un vero e proprio viaggio nel tempo.
Stiamo parlando di Offida, incantevole borgo in provincia di Ascoli Piceno, destinazione affascinante che custodisce uno dei carnevali più antichi e spettacolari d’Italia. Durante il resto dell’anno, il paese si presenta con la sua atmosfera medievale, le sue stradine acciottolate e le storiche architetture, ma nei giorni del Carnevale si trasforma completamente, diventando il palcoscenico di una festa unica nel suo genere.
Le origini del Carnevale di Offida risalgono al 1500, rendendolo una delle manifestazioni più antiche d’Italia. Un tempo, i festeggiamenti iniziavano il 17 gennaio, in concomitanza con l’inizio della Quaresima, per poi svilupparsi in una lunga serie di eventi che coinvolgevano l’intera comunità. Oggi, pur avendo una durata più breve, questa celebrazione conserva il suo spirito autentico e richiama ogni anno migliaia di visitatori.
L’intero borgo si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove le strade si riempiono di maschere tradizionali, coriandoli e riti spettacolari. Gli abitanti del paese partecipano attivamente, organizzandosi in congreghe e tramandando i gesti e le usanze di generazione in generazione.
Il Carnevale offidano è caratterizzato da due eventi principali: il Bove Finto e i Vlurd, momenti simbolici che rendono unica questa festa.
Il Bove Finto, che si svolge il venerdì grasso, è una delle tradizioni più iconiche. Gli abitanti, vestiti con il caratteristico Guazzarò, una tunica bianca con dettagli rossi, inseguono per le strade del borgo una sagoma di bue realizzata con gli stessi colori. Il rito culmina con la “cattura” e la simbolica uccisione del bove in Piazza del Popolo, in un’atmosfera carica di allegria e partecipazione collettiva.
Il martedì grasso segna la fine del Carnevale con la suggestiva sfilata dei Vlurd. Al tramonto, centinaia di persone, sempre vestite con il Guazzarò, portano sulle spalle fasci di canne accesi, creando un lungo e spettacolare serpente di fuoco che attraversa le vie del borgo. Il corteo termina nella piazza principale, dove viene acceso un grande falò che segna la conclusione dei festeggiamenti e l’inizio del periodo quaresimale.
Oltre al Carnevale, Offida è un borgo che merita di essere visitato in ogni periodo dell’anno per la sua storia, la sua architettura e le sue tradizioni artigianali.
Situata tra le colline marchigiane, questa cittadina conserva un centro storico dal fascino autentico, dove si alternano scorci panoramici, monumenti storici e antiche botteghe. Tra i luoghi di maggiore interesse spiccano la Chiesa di Santa Maria della Rocca, capolavoro dell’architettura romanico-gotica, la Collegiata e la Chiesa di Sant’Agostino, che ospita una celebre reliquia della Sacra Spina.
Offida è anche famosa per la lavorazione artigianale del tombolo, un’antica tecnica di merletto eseguita a mano con fuselli di legno. Passeggiando per le vie del borgo, è possibile ammirare le merlettaie al lavoro, tramandando una tradizione che è diventata un vero simbolo della città.
Visitare Offida significa anche immergersi nei sapori della tradizione marchigiana. Il borgo è noto per la sua eccellenza culinaria, che spazia dalle olive all’ascolana ai salumi tipici della zona.
Grande protagonista è anche il vino, con denominazioni DOCG come l’Offida Pecorino e il Rosso Piceno Superiore, due etichette che rappresentano il fiore all’occhiello della produzione vinicola locale.
Non a caso, proprio qui si trova l’Enoteca Regionale delle Marche, un luogo dedicato alla valorizzazione e alla promozione dei migliori vini del territorio.