ROMA – Il 2012 è l’anno delle profezie catastrofiche. Il calendario Maya prevede per il 21 dicembre 2012 la fine del mondo, ma recessione, crisi economica e tasse rappresentano un inizio affatto rassicurante. Il Corriere ha intervistato Leandro Cantamessa, avvocato del Milan e un’autorità delle ricerche in campo astrologico, autore di “Astrologia ins&outs”.
Per Cantamessa la suggestione per l’anno bisestile in arrivo è probabilmente causata dalle “due combinazioni numeriche dei calendari; non va dimenticato che il giorno 21 dicembre diventa suggestivo, anche se ha uno zero di troppo e il tre volte 2 allontana dalla matematica binaria. Del resto la numerologia è stata dall’antichità una disciplina divinatoria minore e ha sempre avuto successo”.
Insomma secondo Cantamessa le profezie Maya sarebbero una taroccata, così come alcune delle profezie di Nostradamus: “Non dimentichiamo che il celebre francese, ancora con molto credito, è stato pessimo astrologo e maestro di ambiguità. Purtroppo è passato alla storia, ma nessuno ricorda un signore chiamato Laurent Videl, che nel 1558 l’ha smascherato dimostrando che dal punto di vista tecnico, quello inerente all’astrologia, commise grossolani errori di calcolo sia riguardo ai profili matematico-astronomici, sia per quanto concerne le regole astrologiche”.
La storia dei Maya per Cantamessa somiglierebbe molto a quella del “20-21 febbraio del 1524, quando una massiccia concentrazione di pianeti nel segno dei Pesci fece temere l’avvento di un secondo diluvio universale, in base all’assurda equazione Pesci uguale a segno d’acqua, uguale a tanta acqua. Si narra che il sindaco di Tolosa, per sfuggire all’inondazione, si facesse costruire un’arca su una montagna; di certo un centinaio di astrologi e astronomi si dedicarono all’evento scrivendo piccoli e grandi libri. La maggior parte ebbe quale obiettivo la quiete sociale più che la tecnica, impegnandosi a chetare gli animi”. Inutile sottolineare che in tal occasione non successe nulla.
Il 2012 si appresta sicuramente ad essere un anno difficile. La crisi economica e la recessione sono nell’aria, sugli italiani aleggia lo spettro della manovra economica del governo di Mario Monti, difficile fare profezie ottimiste per l’anno che giunge. La certezza è che un’apocalisse ci sarà, ma probabilmente non quella biblica che potremmo aspettarci.