Cessione del quinto: i tassi vantaggiosi trainano le richieste

I prestiti con cessione del quinto di stipendio o pensione sono vantaggiosi rispetto alle altre forme di finanziamento. Nei primi quattro mesi di quest’anno, i tassi di interesse sono risultati convenienti per i lavoratori privati, i pensionati e, soprattutto, per i dipendenti pubblici, i quali hanno beneficiato di un tasso medio ad aprile 2024 del 5,73%. Sempre ad aprile, quello per un prestito personale è stato dell’8,73%.

Sempre a proposito di convenienza: secondo i dati rilevati da PrestitiOnline.it, comparatore leader in Italia delle offerte per i finanziamenti, il miglior tasso, ad aprile 2024, per la cessione del quinto per i dipendenti pubblici è stato del 4,89%, mentre quello per un prestito personale ha fatto segnare il 7,51%.

La mossa vincente per trovare le offerte più economiche è quella di affidarsi alla comparazione delle offerte. Il confronto delle varie proposte, per esempio con uno strumento digitale e gratuito come il comparatore di PrestitiOnline.it, permettono, in pochi minuti e inserendo pochi dati personali, di avere una fotografia di una serie di preventivi online, così da scegliere quello che più soddisfa le proprie esigenze di budget e di reddito.

Cessione del quinto e dipendenti pubblici: richieste raddoppiate

Di fronte a queste cifre, è corsa dei dipendenti pubblici a chiedere un prestito con cessione del quinto, tanto che le richieste sono più che raddoppiate negli ultimi 12 mesi: dal 15,3% del secondo trimestre 2023 al 33,2% registrato ad aprile 2024. E anche i dipendenti del settore privato approfittano di questa forma di finanziamento low cost, così come i pensionati.

Con la garanzia del 20% dell’importo netto totale della busta paga e dell’assegno previdenziale (un quinto) e coperti anche da un’assicurazione nel malaugurato caso in cui si perda il posto di lavoro, banche e società finanziarie applicano tassi più bassi per la cessione del quinto rispetto ad altre tipologie di credito al consumo.

Sempre stando alle analisi di PrestitiOnline.it e focalizzandosi ancora sui lavoratori pubblici, con le domande sono cresciute anche le erogazioni, salite dal 34,6% al 39,3% nell’arco di un anno. Tassi vantaggiosi che stanno spingendo verso l’alto anche gli importi medi richiesti da questa categoria di lavoratori: dai 22.212 euro dell’aprile 2023 ai 23.289 euro di aprile 2024.

Tassi vantaggiosi anche per dipendenti privati e pensionati

Con una durata media di 8,2 anni per i piani di rimborso a livello nazionale, i prestiti con cessione del quinto di stipendio o pensione sono tra le formule di credito al consumo che gli italiani prediligono. La leva sono senza ombra di dubbio i tassi di interesse: non solo sono vantaggiosi per i dipendenti pubblici, ma lo sono anche per i dipendenti privati e per i pensionati, con rispettivamente il 6,38% come miglior tasso per i primi (7,33% il tasso medio) e il 5,87% come miglior tasso (7,72% il tasso medio) per i secondi ad aprile 2024.

La rivincita della cessione del quinto di stipendio e pensione

Per anni la formula della cessione del quinto è stata considerata dai consumatori un salvagente a cui ricorrere in caso di gravi imprevisti, così come un prestito da attivare per far fronte a un’emergenza o alla necessità di liquidità.

Oggi la percezione è cambiata. La cessione del quinto piace sia perché, con i tassi bassi, si risparmia sulla rata mensile, sia perché è un finanziamento con un tasso di interesse fisso e con un rimborso mediante rate di importo costante ogni mese. Inoltre, questo tipo di finanziamento, proprio perché garantito dalla busta paga o dalla pensione, può essere richiesto anche se in passato si è inciampati in problemi finanziari, casi di insolvenza, o se si hanno già altri prestiti in corso.

La cessione del quinto è un prestito non finalizzato in quanto non si è tenuti a specificare come sarà utilizzato il denaro che vi sarà concesso. Se la domanda è accettata, è possibile avere una liquidità immediata senza problemi fino a 75.000 euro e una rateizzazione della somma da un minimo di 12 mesi fino a un massimo di 120 mesi.

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