Prepariamoci a tirare fuori i cappotti pesanti. A partire da domani, venerdì 7 febbraio, un’ondata di aria fredda proveniente dall’Europa nordorientale porterà un deciso cambiamento del tempo. Le correnti fredde raggiungeranno la Francia e il Regno Unito, generando un vortice che causerà un peggioramento anche in Italia. Secondo 3BMeteo, la perturbazione porterà nubi e piogge, inizialmente al Nordovest, sulle isole maggiori e lungo le regioni adriatiche.
Neve a bassa quota
L’aria fredda affluirà sulla Val Padana, facendo calare le temperature e trasformando le piogge in neve fino a quote piuttosto basse al Nordovest. Le prime nevicate saranno deboli e si concentreranno sulle Alpi piemontesi occidentali.
Venerdì sera, deboli piogge raggiungeranno le regioni tirreniche settentrionali, la Sardegna e la Calabria ionica. Tuttavia, sul resto d’Italia il sole continuerà a splendere. Nel weekend, però, la perturbazione entrerà nel vivo, con effetti più marcati al Nord, su parte del Centro e sulle isole maggiori.
Sabato, neve protagonista
Sabato la situazione si intensificherà: una depressione in formazione sulla Francia, alimentata da correnti fredde, porterà nevicate su Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia, Toscana e Lazio. In Piemonte, la neve imbiancherà Susa, Cuneo e la collina di Torino, con accumuli fino a 5 cm in città e fino a 50 cm sulle Alpi Liguri e Marittime.
Le località montane come Prato Nevoso e Limone Piemonte vedranno accumuli tra i 40 e i 50 cm. A Bardonecchia sono previsti 10 cm, mentre a Sestriere e Macugnaga ci saranno circa 15-20 cm. In Valle d’Aosta, Courmayeur e La Thuile riceveranno circa 5 cm, mentre a Cogne e Cervinia ci si aspetta fino a 10 cm. In Lombardia, le nevicate saranno più leggere, con 5 cm a Madesimo e fino a 10 cm ai Piani di Bobbio.
Domenica tregua e quota neve più alta
Domenica le nevicate interesseranno l’arco alpino orientale, ma la quota neve salirà tra gli 800 e i 1100 metri. Al mattino, qualche fiocco potrebbe ancora cadere su Cuneo, prima che la pioggia prenda il sopravvento. In generale, i fenomeni tenderanno ad attenuarsi, lasciando spazio a una graduale schiarita, soprattutto sulle Alpi orientali.