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Consiglio europeo sconosciuto per il 70% degli italiani: lo dice un sondaggio Quorum YouTrend

di Redazione Blitz |26 Marzo 2021 16:05

Consiglio europeo sconosciuto per il 70% degli italiani: lo dice un sondaggio Quorum YouTrend (foto ANSA)

“Chi propone le leggi in Europa? Quattro italiani su cinque non lo sanno. E la politica estera europea? Oltre il 70% degli italiani non sa di chi sia la competenza. Il Consiglio europeo? Sconosciuto per sette italiani su 10, mentre la gran parte degli elettori leghisti non conosce le competenze della Bce”.

Questi alcuni dati che emergono dal sondaggio Quorum YouTrend commissionato dal gruppo S&D del parlamento europeo. La ricerca è stata condotta con metodo Cati su un campione di 2.018 casi.

Italiani e istituzioni: il sondaggio Quorum YouTrend

Il Parlamento europeo è l’istituzione più conosciuta (67,2%), seguito a grandissima distanza dal Consiglio dell’Ue (8,9%) e dalla Commissione (8,7%). Solo poche persone (6,9%) conoscono bene le caratteristiche dei tre organismi e i più preparati risultano essere gli elettori di Verdi, Fdi, M5s e Pd. Un ristretto gruppo di intervistati (17,3%) dice poi di conoscere la differenza tra Consiglio europeo e Consiglio dell’Unione europea. Dal sondaggio emerge anche che sono i più giovani, gli italiani fra i 18 ai 24 anni, quelli che conoscono meglio le istituzioni europee.

“E’ evidente che serva molto più impegno da parte delle istituzioni per far comprendere ai cittadini il concreto funzionamento dell’Unione. Ma la convinzione, ancora più netta fra i giovani, del suo ruolo decisivo nel contrasto alla crisi pandemica e la richiesta di darle più forza per competere con le grandi potenze, fa pensare che ci siano oggi le condizioni per realizzare davvero una maggiore sovranità comune a livello europeo, come indicato da Draghi nel suo discorso in occasione della fiducia al governo”, commenta il capodelegazione Brando Benifei.

“I cittadini – aggiunge Pina Picierno, vicecapodelegazione – chiedono di utilizzare le risorse europee prima di tutto per migliorare la sanità, sostenere le attività produttive ed investire in scuola e formazione. Sono priorità che vanno nella direzione di una nuova società più coesa ed inclusiva, che con NextGenerationEU siamo pronti a costruire”.

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