Coppie di fatto, Bologna, Merola incontra comunità gay

BOLOGNA, 20 GIU – Un incontro di chiarimento e riappacificazione con la comunita' gay di Bologna, dopo che nei giorni scorsi aveva parlato della necessita' di tutelare maggiormente le coppie sposate, attirandosi le ire di molti settori della societa' civile e politica. Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha incontrato le associazioni lgbt bolognesi, per consegnare loro una lettera che spiega il senso delle sue dichiarazioni.

Che non collidono, ha spiegato, con la richiesta del riconoscimento dei diritti civili: ''In Italia manca il riconoscimento legale della coppie di fatto, del diritto al matrimonio delle persone gay, lesbiche e transessuali e io sono favorevole a questo riconoscimento giuridico''.

''Credo che sia compito di una cultura democratica – ha pero' aggiunto – costruire legami di liberta' e responsabilita' tra le persone. In questi ultimi anni si e' avviata una riscoperta delle relazioni umane in merito al tema dei beni comuni, della dimensione di comunita', del bisogno degli altri, contro una logica individualistica e conservatrice che banalizza la cultura dei diritti come liberta' da ogni legame da ogni solidarieta'. Diritto non e' solo cio' che e' proprio di ogni individuo in senso universale e nel rispetto della dignita' umana, ma e' anche il diritto-dovere a prendersi cura degli altri, a sentirsi parte di una comunita', a valorizzare le capacita' e i progetti di vita di ciascuno''. Merola e' consapevole di aver ''alimentato dei fraintendimenti'', ma ha spiegato che la sua uscita non e' stata dettata dalla ''volonta' di allargare al centro gli schieramenti politici'', ma per porre il tema di ''ricercare gli strumenti migliori per sostenere le persone che come single, come conviventi, unioni di fatto o sposati, si pongono il tema del diritto a prendersi cura degli altri, riconoscendo le diverse assunzioni di responsabilita' che le persone si assumono verso la societa' di cui fanno parte''.

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