C’è chi è abituato a lamentarsi spesso, ogni giorno, perché è oramai diventata una sorta di abitudine, ma vi siete mai chiesti cosa accade al corpo se si ascolta di continuo la gente che si lamenta?
Parlare delle cose che non vanno nella propria vita è un atteggiamento comune a tante persone che trovano in questo modo la via per sfogare le proprie frustrazioni. Ma se una piccola lamentela ogni tanto è tollerabile e anche fisiologica, se vogliamo, anche per scaricare lo stress accumulato durante la giornata, stare tutto il tempo delle propria vita a parlare male dei vicini, dei colleghi o degli amici rasenta la patologia.
Ad ogni modo, se chi si lamenta sembra trovare una grande soddisfazione nel farlo, e di aggiungere al racconto tanti particolari su come si sono comportati quelli o quegli altri, chi ascolta, e quindi subisce passivamente queste confidenze, si trova il più delle volte a essere annientato dalla mole di informazioni negative.
Non è una questione di poco conto, è proprio il corpo che assorbe nel profondo le parole, le interiorizza e le fa sue. Al proposito, vediamo nel dettaglio cosa accade al cervello quando si ascoltano sempre le lamentele.
Il cervello reagisce alle continue lamentele, ecco cosa accade al corpo se si ascoltano di continuano
Ascoltando gente che si lamenta di continuo il cervello non trova la forza per reagire alle situazioni che richiedono una risoluzione. In pratica è come se si addormentasse, anestetizzato dalle parole negative che si ascoltano.
Lo dice uno studio condotto dai ricercatori della Stanford University, che ha evidenziato come i neuroni dell’ippocampo che sono associati alla risoluzione dei problemi si spegnessero dopo che la persona aveva ascoltato mezz’ora di lamentele.
Insomma, il cervello “si addormenta”, pur restando vigile ovviamente, in altre parole perde la sua capacità creativa di trovare soluzioni a problemi di varia natura. Perde gli stimoli, manca di inventiva, l’estro sparisce. Più si ascoltano lamentele più ci si convince che non ci siano soluzioni o peggio ancora che non valga la pena impegnarsi, concentrarsi, per trovarle.
Ascoltare gente che si lamenta scatenerà una specie di effetto domino e porterà a lamentarsi in maniera automatica come se si fosse infettati da un virus.
Ovviamente per evitare questo intoppo nel flusso energetico basta “spegnere” le lamentele, evitare di ascoltarle passivamente e impegnarsi a non pronunciarle. Così si può permettere invece al pensiero di dirigersi verso scopi creativi, in modo da trasformare un fatto negativo o critico in una nuova opportunità di crescita.