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Così il riscaldamento climatico ha cambiato l’Italia: al Nord le giornate di gelo crollate del 70%, Roma mai sotto lo zero

L’11 agosto 2021 a Floridia, in provincia di Siracusa, è stata registrata la temperatura più alta mai misurata in Italia (e in Europa), raggiungendo i 48,8 gradi. Questo evento è parte di una tendenza più ampia di aumento delle temperature negli ultimi 40 anni, con un’accelerazione significativa negli ultimi cinque anni, secondo Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it. Insieme a Mattia Gussoni, meteorologo e climatologo de iLMeteo.it, Tedici ha contribuito alla realizzazione di un rapporto dettagliato per il Corriere della Sera che analizza come il clima in Italia sia cambiato e l’impatto del riscaldamento climatico.

Parametri Climatici e Dati Analizzati

Il rapporto pubblicato sul Corriere prende in considerazione cinque parametri chiave: temperatura media annuale, anomalia della temperatura media mensile, notti tropicali (con minime notturne che non scendono mai sotto i 20 gradi), giorni di gelo e giorni di caldo estremo. I dati coprono un periodo che va dal 1° gennaio 1985 al 31 dicembre 2023 e includono tutte le 108 città capoluogo di provincia italiane, totalizzando quasi 185 milioni di misurazioni. Questo enorme set di dati consente un’analisi dettagliata e comparativa tra diverse città e anni, evidenziando chiaramente le tendenze di riscaldamento.

Effetto serra e anticiclone africano

Rispetto al periodo 1985-1999, le temperature medie, le notti tropicali e i giorni di caldo estremo sono tutti in aumento, mentre i giorni di gelo sono in diminuzione. Questo trend, tradotto, significa che fa molto più caldo rispetto a 40 anni fa, con un aumento particolarmente accentuato negli ultimi cinque anni. Mattia Gussoni spiega che la causa principale è l’aumento delle emissioni di gas serra, come CO2, metano e protossido di azoto, dovuto principalmente alla combustione di combustibili fossili. Questi gas trattengono il calore nell’atmosfera, impedendo che venga riflesso nello spazio, e ciò provoca un aumento delle temperature in tutte le stagioni. Questo fenomeno è accompagnato da effetti diretti anche in Italia, come la fusione dei ghiacciai sulle Alpi, lunghe fasi di siccità e ondate di caldo estremo causate dall’Anticiclone Africano.

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Così il riscaldamento climatico ha cambiato l’Italia: al Nord le giornate di gelo crollate del 70%, Roma mai sotto lo zero (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Impatti e proiezioni future

Analizzando le medie mensili, il mese di giugno risulta essere il più anomalo, con un’estate che inizia prima e finisce più tardi, durando ormai almeno cinque mesi. Il mare immagazzina più calore, con temperature invernali che possono essere di 4 gradi sopra la media, portando a giugni con temperature fino a 8 gradi superiori al periodo di riferimento.

Il grafico a barre che accompagna il rapporto mostra chiaramente come la maggior parte degli anni recenti chiuda con temperature ben al di sopra della media climatica del passato (1985-99), evidenziando un riscaldamento senza precedenti negli ultimi due decenni. Le città italiane hanno visto un aumento significativo delle notti tropicali e dei giorni di caldo estremo. A Milano, per esempio, le notti tropicali sono passate da una media di 20 a 71 all’anno, a Roma da 51 a 90. Anche il numero di giorni con temperature massime superiori ai 35°C è aumentato, con Firenze che passa da 10 a 26 giorni e Caltanissetta che registra 27 giorni in più.

L’incremento delle notti tropicali e dei giorni di caldo estremo è accompagnato da una diminuzione significativa dei giorni di gelo, ovvero quelli con temperature minime inferiori a zero gradi. A Milano, questi giorni sono scesi da 52 a 14, a Torino da 79 a 26, a Cuneo da 115 a 65, e a Roma da 25 a uno all’anno, e in alcuni anni non si verifica nemmeno un giorno di gelo. “La tendenza indica che entro il 2030 a Roma le temperature non scenderanno più sotto lo zero”.

Considerazioni

Il riscaldamento climatico sta avendo un impatto significativo sull’Italia, con regioni come le pianure del Nord e i settori tirrenici che vedono un aumento delle temperature medie senza precedenti. Le giornate di gelo sono diminuite drasticamente, con una riduzione del 60-70% in alcune aree rispetto agli anni ’80. La proiezione per il 2030 suggerisce che le anomalie climatiche di oggi diventeranno la norma, con conseguenze significative per l’ambiente e la società.

Questo cambiamento climatico in atto richiede un’azione immediata e coordinata per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai nuovi scenari climatici per mitigare gli impatti negativi su ambiente, economia e salute pubblica.

 

 

 

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