Studio Usa. E’ il cristianesimo la regione più diffusa nel mondo

Pubblicato il 23 Dicembre 2011 - 19:40 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, STATI UNITI – Il cristianesimo continua a essere la religione piu’ diffusa al mondo: 2,18 miliardi di persone, pari a circa un terzo della popolazione della Terra, sono infatti classificate ”cristiani” in una ricerca del The Pew Forum, autorevole centro americano di ricerche. Mentre i musulmani sono circa 1,6 miliardi e rappresentano il 23,4% della popolazione mondiale.

Dallo studio – ripreso dall’agenzia missionaria AsiaNews, citata dalla Radio Vaticana – emerge che i cattolici sono il 50,1% dei cristiani, i protestanti il 37%, gli ortodossi il 12% e il resto i seguaci di varie denominazioni. Globalmente, i cristiani rappresentano all’incirca la stessa percentuale di popolazione di cento anni fa.

Nell’ultimo secolo, infatti, il loro numero e’ quasi quadruplicato, passando da 600 milioni a piu’ di due miliardi. Ma nello stesso periodo di tempo, la popolazione mondiale e’ passata da un 1,8 a 6,9 miliardi, Come risultato, la percentuale dei cristiani e’ rimasta quasi invariata: era il 35% della popolazione mondiale, ora e’ il 32%. Se globalmente la percentuale dei cristiani non e’ cambiata di molto, e’ molto diversa la loro distribuzione geografica, con una crescita che riguarda Africa e Asia. Nel 1910, il 66,3% dei cristiani viveva in Europa, il 27,1% nelle Americhe, il 4,5% nell’Asia-Pacifico, l’1,4% nell’Africa sub-sahariana, lo 0,7% nel Medio Oriente e Africa del nord.

La situazione e’ radicalmente cambiata: oggi l’Europa e’ al secondo posto (25,9%) mentre il maggior numero di cristiani (36,8%) e’ nelle Americhe. Ma a crescere sono state soprattutto l’Africa sub-sahariana, che ora rappresenta il 23,6% dei cristiani e l’Asia-Pacifico, salita al 13,1%. Praticamente identica la presenza in Medio Oriente e Africa del nord: era lo 0,7%, e’ lo 0,6%. Anche la distribuzione globale dei cristiani ha subito un mutamento significativo: nel 1910 i cristiani che vivevano nel Nord del mondo (Europa, America del nord, Australia, Giappone e Nuova Zelanda) erano circa il quadruplo di quelli che vivevano nel Sud (il resto del mondo).

Ora il 61% sono al Sud e il 39% al nord. A livello locale, i cristiani nell’Africa sub-sahariana erano il 9% della popolazione nel 1910, ora sono il 63%, mentre nell’Asia-Pacifico, erano il 3% e sono il 7%. I cristiani sono maggioranza in 158 dei 232 Paesi e territori presi in esame dalla ricerca, ma si tratta spesso di Paesi relativamente piccoli.

Essi sono minoranza, invece, in alcuni dei Paesi piu’ popolosi del mondo. In Cina e India, dove ci sono le minoranze cristiane piu’ numerose, con, rispettivamente, oltre 67 milioni e quasi 32 milioni di fedeli, il 5,0 e il 2,6% delle rispettive popolazioni. In questa classifica, seguono l’Indonesia, con 21,1 milioni cristiani (8,8%), la Corea del Sud con 14,1 milioni (44,8%), il Vietnam, 7,03 milioni, pari all’8,0%. Al nono posto si trova il Kazakhstan, con 4,14 milioni, pari al 26,2%.