GENOVA – Maurizio Crozza batte Beppe Grillo 66 a 36 nel giudizio dei genovesi e dei liguri lettori del Secolo XIX. I numeri sono le percentuali di voto ottenute dai due personaggi in un referendum sui “liguri dell’anno” che il giornale ha lanciato sul suo sito on line. Anche se la redazione del Secolo XIX li ha proposti in categorie diverse, Crozza nella cultura e Grillo nella politica, colpisce il distacco di consensi riservati all’originale, Beppe Grillo e al suo imitatore, Maurizio Crozza.
I nomi di Beppe Grillo e Maurizio Crozza sono tra i pochi di rilievo nazionale nella rosa: c’è Anna Maria Furlan, neo segretario della Cisl, ci sono Marco Bisagno e Ferdinando Garrè, che hanno legato il loro nome alla demolizione della Costa Concordia a Genova, il designer Marco Ferreri. Molti sono invece i di rilevanza solo territoriale, scelte intelligenti e coraggiose da parte della giuria del giornale per uscire dal cerchio dell’ovvio.
Colpisce l’assenza, nella categoria della politica, di due liguri che sono partiti dal semi anonimato delle retrovie genovesi e liguri per occupare due posti chiave nel Governo Renzi: Roberta Pinotti, ministro della Difesa e in lista anche per Presidente della Repubblica; Andrea Orlando, ministro della Giustizia.