Dalila Di Lazzaro: “Mi hanno truffata. Mi sono fidata e ho perso 250mila euro”

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Dalila Di Lazzaro: “Mi hanno truffata. Mi sono fidata e ho perso 250mila euro”

MILANO – “Mi hanno truffata. Un signore di cui mi fidavo ha fatto dei papocchi per cui ci ho rimesso 250 mila euro”: lo ha confidato Dalila Di Lazzaro al Corriere della Sera. 

“Il mio rapporto con i soldi? Sono sempre stata un po’ cialtrona in questo. Ho sempre speso. Ma ho speso tantissimo per curarmi”, ha raccontato l’attrice e scrittrice friulana, ricordando i due incidenti che l’hanno vista vittima, uno in scooter, l’altro in piscina.

Convivo con il dolore cronico al trapezio che si inserisce nella spina dorsale. Non viene riconosciuto dalle assicurazioni. Sono stata costretta al letto. All’epoca del dolore fisico straziante ho pensato di togliermi la vita. Un ingegnere aveva congegnato un macchinario per togliere la neuropatia, fu boicottato dagli ospedali. Dal ’97 ho speso 750mila euro in cure mediche, me ne hanno rimborsati 1.500″.

Intervistata nel suo appartamento di Milano, non lontano da Brera, Di Lazzaro ha rivelato come i soldi, a cui lei non è mai stata particolarmente interessata, le sono però anche stati portati via in modo, dice lei, fraudolento:

“Mi hanno fatto una truffa: questo perché non sono una ragioniera o una commercialista. Ma sono un’artista, categoria di solito tra quelle più fregate. Un signore di cui mi fidavo ha fatto dei papocchi per cui ci ho rimesso 250mila euro. Che sono tanti. Non avendo letto determinate carte che mi avevano messo sotto il naso e che ho purtroppo firmato, non ero al corrente di come fossero stati investiti i miei soldi. Quando me l’hanno detto, quando mi hanno confermato che non c’erano più, spariti, mi è venuto un herpes grosso così sulla schiena”.

Ma c’è stato spazio anche per ricordi molto piacevoli nel colloquio con il Corriere, come quando Gianni Agnelli andava a prenderla in elicottero sul set di Oh Serafina, come ha raccontato Renato Pozzetto protagonista assieme a lei del film di Alberto Lattuada:

“Diciamo che l’Avvocato aveva delle comodità che certe volte faceva provare anche a te. Però non mi commuovevo per questo. Semplicemente pensavo: va beh, andiamo. Non sono mai stata una donna attenta a queste cose. A me piacciono le persone, non quello che posseggono. Lui era una persona divertente, tanto charme, una persona particolare. Però a volte succede questo, non so nemmeno come spiegarlo: io sono una donna semplice. Tutto quello che è troppo mi irrita, stranamente”.

 

 

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