Il sindaco di Taormina Cateno De Luca – che domenica andrà a Pontina in cerca di voti leghisti, o almeno così raccontano le cronache politiche recenti – sui social ha deciso di pubblicare lo scontrino di una cena in trasferta a Venezia. Scontrino da 309 euro. Insomma anche De Luca si è unito al trend dell’estate pubblicando il suo scontrino pazzo.
De Luca e lo scontrino della cena a Venezia
“Abbiamo deciso di provare un ristorante bellino in centro a Venezia – racconta il sindaco al Gazzettino – un locale di caratura medio-alta. E questa è stata una nostra scelta. Ma quando sono arrivati due piatti di ‘risi e bisi’ da 48 euro l’uno così piccoli da sembrare un assaggino siamo rimasti basiti. Per non parlare della porzione di pasta al pomodoro da 30 euro. Un mio amico corpulento alla fine aveva talmente fame che è andato a mangiare al McDonald’s”.
“Ion ne faccio solo una questione di prezzo – precisa De Luca – anche Taormina è una città cara. Ma è il rapporto quantità-costo che ci ha lasciato senza parole. Io posso anche scegliere di pagare un conto salato ma devo essere soddisfatto, mi devo sentire sfamato. Le porzioni di riso arrivavano a malapena a 50 grammi. Il rombo da 50 euro a 100 grammi, neanche un’aragosta costa così”.
“Al momento di pagare non abbiamo fatto una piega. Nessuna storia con il ristoratore. La mia è una riflessione più generale su un brand importante come Venezia. Capisco che la città d’acqua abbia una logistica più complicata e di conseguenza costi maggiori. Ma ci sono proporzioni da mantenere. E in termini di quantità di cibo offerto rispetto a Taormina siamo lontani anni luce. Se vado a mangiare fuori mi aspetto di ricevere una bella porzione, si paga per la soddisfazione”.