ROMA, 31 OTT – La 'valanga' demografica, che ha portato la popolazione mondiale a raggiungere le 7 miliardi di unita', non si fermera' ancora per 30-40 anni. La previsione e' di Giuseppe Gesano, dirigente di ricerca dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione (Irpps) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), secondo cui a quel punto ci sara' pero' un altro problema, quello della popolazione invecchiata.
''La popolazione dovrebbe stabilizzarsi a 8-9 miliardi nei prossimi 30-40 anni – spiega l'esperto – a quel punto pero' avremo molte persone che ora sono giovani e in salute che invece hanno raggiunto la vecchiaia. Nei paesi occidentali c'e' un sistema di welfare, ma questo avverra' in luoghi dove invece le tuttele devono ancora essere inventate''.
Il boom demografico risale al 1960, quando eravamo ancora 'appena' 3,5 miliardi: ''fino al '700 la popolazione mondiale era stabile – spiega Gesano – con la rivoluzione industriale invece la mortalita' e' diminuita, per effetto delle scoperte scientifiche e tecnologiche, quindi molte piu' persone sono arrivate all'eta' fertile. Questo pero' e' avvenuto solo Occidente, mentre il processo si e' diffuso lentamente agli altri Paesi, fino ad arrivare al boom della meta' del secolo scorso''.
A fermare questa 'valanga', spiega ancora Gesano, sara' l'estendersi agli altri Paesi di comportamenti 'tipici' dell'Occidente in materia di nascite: ''la tendenza a fare meno figli e' gia' in atto in molti Paesi che prima avevano un'alta natalita', come Cina, India o alcuni Paesi arabi – sottolinea l'esperto – il problema e' che li' le persone in eta' fertile sono tante, e quindi anche se fanno pochi figli 'spingono' in alto il totale''.