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Depressione, consumare questo tipo di frutta ne riduce il rischio del 20%

Un recente studio pubblicato sulla rivista Microbiome ha evidenziato come il consumo regolare di arance possa ridurre il rischio di sviluppare depressione fino al 20%. Questa scoperta si inserisce in un filone di ricerche che collegano la dieta alla salute mentale, sottolineando il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione di disturbi come la depressione, che colpisce circa 280 milioni di persone in tutto il mondo.

Il legame tra agrumi e benessere mentale

La depressione è una patologia multifattoriale influenzata da diversi elementi, tra cui la genetica, gli squilibri ormonali, le malattie croniche e lo stress costante. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno dimostrato come uno stile di vita sano possa ridurre il rischio di sviluppare questa condizione. Tra i fattori più rilevanti emergono l’attività fisica, un sonno di qualità e una dieta equilibrata ricca di alimenti funzionali.

Ora, i ricercatori hanno individuato nelle arance un potenziale alleato contro la depressione. Analizzando i dati di oltre 32.000 donne di mezza età, raccolti tra il 2003 e il 2017 nell’ambito del Nurses’ Health Study II, gli scienziati hanno evidenziato una correlazione tra il consumo di agrumi e un microbioma intestinale più ricco di batteri benefici.

Il ruolo del microbioma intestinale nella depressione

Attraverso l’analisi del DNA dei campioni fecali raccolti dai partecipanti, i ricercatori hanno scoperto che chi consumava regolarmente agrumi presentava un’abbondanza di 15 specie batteriche benefiche, tra cui il Faecalibacterium prausnitzii. Questo batterio, noto per le sue proprietà antinfiammatorie e il suo ruolo di supporto al sistema immunitario, è stato associato alla prevenzione di diverse malattie gastrointestinali, come la sindrome dell’intestino irritabile e il diabete di tipo 2.

Tuttavia, un elemento chiave dello studio è stato l’osservazione che i pazienti affetti da depressione presentavano livelli significativamente più bassi di F. prausnitzii nel loro microbioma intestinale.

Un’arancia al giorno per il benessere mentale

Un’arancia al giorno per il benessere mentale (blitzquotidiano.it)

Secondo il dottor Raaj Mehta, autore principale dello studio e ricercatore presso la Harvard Medical School, il consumo quotidiano di una sola arancia media può ridurre il rischio di depressione del 20%.

“L’effetto sembra essere specifico per gli agrumi,” ha spiegato Mehta. “Non abbiamo riscontrato la stessa associazione con il consumo totale di frutta o con altri frutti come mele e banane.”

Per validare ulteriormente questi risultati, lo studio è stato replicato su un gruppo di uomini partecipanti al Men’s Lifestyle Validation Study, confermando la correlazione tra depressione e ridotti livelli di F. prausnitzii.

Gli esperti ipotizzano che i benefici degli agrumi sulla salute mentale siano legati alla loro influenza sul metabolismo dei neurotrasmettitori, in particolare serotonina e dopamina, fondamentali per la regolazione dell’umore. Questo effetto sarebbe mediato da un processo metabolico noto come ciclo della S-adenosil-L-metionina (SAMe), coinvolto nella sintesi dei neurotrasmettitori.

Questi risultati si inseriscono in un crescente numero di ricerche che evidenziano il legame tra microbioma intestinale e salute mentale. Il dottor Gary Small, presidente del dipartimento di psichiatria presso l’Hackensack University Medical Center, sottolinea come questa scoperta rafforzi il concetto che “siamo ciò che mangiamo”.

Depressione: il ruolo della prevenzione attraverso l’alimentazione

Secondo Small, la depressione clinica colpisce circa il 15% della popolazione nel corso della vita, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla salute generale. Sebbene le terapie farmacologiche e la psicoterapia siano trattamenti efficaci, non sempre sono accessibili a tutti.

Strategie di prevenzione, come l’adozione di una dieta equilibrata ricca di alimenti che supportano il microbioma intestinale, potrebbero rappresentare un approccio efficace per ridurre il rischio di sviluppare depressione.

“Le persone che consumano regolarmente frutta fresca tendono anche ad adottare altre abitudini sane, come l’esercizio fisico e una corretta gestione dello stress, che contribuiscono a ridurre il rischio di depressione,” ha dichiarato Small.

Il dottor Rudolph Bedford, gastroenterologo presso il Providence Saint John’s Health Center, ha evidenziato come la ricerca sul microbioma sia ancora agli inizi e che ci sia ancora molto da scoprire sulle sue implicazioni per la salute mentale.

“La regolazione del microbioma influisce su molte funzioni del corpo, dall’immunità alla salute cerebrale,” ha spiegato Bedford. “Non sorprende quindi che specifiche specie batteriche possano avere un impatto sul rischio di depressione e su altre condizioni neurologiche.”

Secondo Bedford, il prossimo passo sarà condurre studi su una popolazione più ampia, approfondendo il ruolo delle diverse specie batteriche e l’interazione con il profilo genetico degli individui.

“Stiamo solo grattando la superficie della connessione tra microbioma e salute mentale,” ha concluso. “C’è ancora molto lavoro da fare.”

Published by
Claudia Montanari