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Diabete, farmaco anti obesità riduce del 94% il rischio di svilupparlo

Negli ultimi anni, la lotta contro il diabete e l’obesità ha fatto passi avanti significativi, soprattutto grazie all’introduzione di farmaci innovativi. Uno di questi è tirzepatide, un farmaco che sta rivoluzionando il trattamento del sovrappeso e della prediabete, riducendo significativamente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

Secondo uno studio di fase III chiamato SURMOUNT-1, tirzepatide ha dimostrato di ridurre del 94% il rischio di progressione verso il diabete in pazienti adulti con prediabete e sovrappeso o obesità. Questi dati sono particolarmente significativi, poiché rappresentano un’arma potente nella prevenzione di una delle malattie croniche più diffuse al mondo.

Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica che si sviluppa quando il corpo non riesce a utilizzare correttamente l’insulina, l’ormone responsabile della regolazione del glucosio nel sangue. Questa condizione, se non trattata adeguatamente, può portare a gravi complicazioni, tra cui malattie cardiache, problemi renali e danni ai nervi. Uno dei fattori di rischio principali per lo sviluppo del diabete di tipo 2 è l’obesità, una condizione sempre più comune nelle società moderne. Proprio per questo motivo, il controllo del peso e la prevenzione del diabete rappresentano due obiettivi strettamente legati e fondamentali per migliorare la salute pubblica.

Tirzepatide, farmaco innovativo

Tirzepatide appartiene a una nuova classe di farmaci noti come agonisti dei recettori GIP (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente) e GLP-1 (peptide glucagone-simile-1). Questi ormoni gastrointestinali giocano un ruolo cruciale nel controllo dell’appetito e del metabolismo del glucosio. Attivando entrambi i recettori, tirzepatide agisce su due fronti: da un lato, regola l’assunzione di cibo e riduce la sensazione di fame, dall’altro, migliora la gestione del glucosio nel sangue, stimolando la secrezione di insulina solo quando i livelli di zucchero nel sangue sono elevati. Questo duplice effetto rende tirzepatide un farmaco particolarmente efficace sia per la perdita di peso che per la prevenzione del diabete.

Nello studio SURMOUNT-1, che ha valutato l’efficacia di tirzepatide in oltre 1.000 adulti in sovrappeso o obesi con prediabete, il trattamento con questo farmaco ha dimostrato risultati sorprendenti. I partecipanti che hanno assunto tirzepatide hanno registrato una perdita di peso significativa e sostenuta, con una riduzione media del peso corporeo del 22,9% nella dose più alta (15 mg) rispetto al modesto 2,1% osservato nel gruppo placebo. Oltre alla perdita di peso, uno dei risultati più impressionanti è stata la riduzione del 94% del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Questi dati evidenziano il potenziale del farmaco come strumento di prevenzione, non solo nella gestione del peso, ma anche nella riduzione dei rischi legati alle malattie metaboliche.

Il ruolo cruciale degli agonisti GIP e GLP-1

Il ruolo cruciale degli agonisti GIP e GLP-1 (blitzquotidiano.it)

 

Tirzepatide è uno dei primi farmaci ad agire contemporaneamente su due importanti recettori ormonali, GIP e GLP-1. Il recettore GLP-1 è già noto per il suo ruolo nella riduzione dell’appetito e nell’aumento della sensazione di sazietà, oltre che per la sua capacità di regolare i livelli di glucosio nel sangue stimolando la secrezione di insulina in modo glucosio-dipendente. Questo significa che il farmaco attiva la secrezione di insulina solo quando i livelli di zucchero nel sangue sono elevati, riducendo così il rischio di ipoglicemia, una complicazione comune nei trattamenti antidiabetici.

Il GIP, d’altra parte, svolge un ruolo più complesso e meno noto, contribuendo al miglioramento del metabolismo lipidico e al potenziamento della secrezione di insulina. Attivando entrambi i recettori, tirzepatide ottiene un duplice effetto: da un lato, aiuta a controllare l’appetito e a ridurre l’assunzione calorica; dall’altro, migliora la sensibilità all’insulina e regola i livelli di zucchero nel sangue, offrendo un approccio completo alla gestione delle condizioni metaboliche.

Lo studio nel dettaglio

Lo studio clinico di fase III SURMOUNT-1 ha coinvolto 1.032 pazienti adulti in sovrappeso o obesi con prediabete, monitorandoli per oltre tre anni. L’obiettivo principale dello studio era valutare l’efficacia di tirzepatide nel prevenire la progressione del diabete di tipo 2, una condizione estremamente comune tra le persone in sovrappeso. Durante i tre anni di trattamento, i partecipanti hanno ricevuto dosi settimanali di tirzepatide (5 mg, 10 mg o 15 mg) o un placebo, e i risultati sono stati valutati alla fine di questo periodo.

I dati raccolti hanno dimostrato che il trattamento con tirzepatide ha ridotto il rischio di progressione verso il diabete del 94% rispetto al placebo. Questo risultato è stato accompagnato da una perdita di peso significativa, con i partecipanti che hanno registrato una riduzione media del peso corporeo che andava dal 15,4% con la dose da 5 mg al 22,9% con la dose da 15 mg. Anche dopo l’interruzione del trattamento per 17 settimane, i partecipanti hanno mantenuto parte dei benefici ottenuti, con una riduzione dell’88% del rischio di progressione verso il diabete rispetto al gruppo placebo.

Questi risultati rappresentano una svolta importante nella prevenzione del diabete e nella gestione del peso, poiché dimostrano che tirzepatide non solo aiuta a perdere peso in modo efficace, ma riduce anche significativamente i rischi legati alle malattie metaboliche, come il diabete di tipo 2. Inoltre, il profilo di sicurezza del farmaco è stato giudicato positivo, con effetti collaterali prevalentemente di natura gastrointestinale, come diarrea, nausea e vomito, generalmente di entità lieve o moderata.

L’obesità è una delle principali cause di diabete di tipo 2 e colpisce quasi un miliardo di persone nel mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero di persone affette da diabete di tipo 2 continua a crescere a un ritmo allarmante, con proiezioni che indicano che entro il 2030 il numero di casi potrebbe superare i 600 milioni. L’adozione di terapie come tirzepatide potrebbe contribuire a ridurre questa tendenza, prevenendo la progressione verso il diabete in molte persone a rischio.

Inoltre, la gestione efficace del peso è essenziale non solo per prevenire il diabete, ma anche per ridurre il rischio di altre gravi condizioni di salute, come le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore. Studi recenti hanno dimostrato che i farmaci per il controllo del peso, come tirzepatide, possono anche ridurre il rischio di sviluppare alcune forme di cancro legate all’obesità, il che aggiunge un ulteriore livello di protezione per i pazienti che assumono il farmaco.

Claudia Montanari

Nata nel 1985 a Roma. Una laurea in lettere con indirizzo moda e comunicazione, sostengo che Roberto Rossellini, lo Stedelijk Museum, Naruto e Lena Dunham mi abbiano cambiato la vita. Da più di 10 anni lavoro come society journalist per ladyblitz e blitzquotidiano occupandomi di moda, lifestyle, salute, viaggi e bellezza.

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