Trascorrere troppo tempo seduti può aumentare significativamente il rischio di mortalità precoce per tutte le cause negli adulti affetti da diabete di tipo 2. Questo è quanto emerge da un recente studio condotto dalla Mailman School of Public Health della Columbia University, che ha analizzato il comportamento sedentario e l’attività fisica di persone con diabete, rivelando una connessione diretta tra il tempo trascorso seduti e un aumento del rischio di morte prematura.
Tuttavia, rispettare le linee guida sull’attività fisica può attenuare questo rischio, evidenziando l’importanza di uno stile di vita attivo per la gestione del diabete.
Il diabete di tipo 2 è una condizione cronica che richiede una gestione attenta per prevenire complicazioni gravi, tra cui le malattie cardiovascolari. Lo studio ha rivelato che gli adulti con diabete che trascorrono lunghe ore seduti quotidianamente hanno un rischio del 73% più alto di mortalità per tutte le cause rispetto a coloro che sono più attivi.
L’attività fisica è uno dei pilastri fondamentali per una vita sana, specialmente per chi vive con il diabete. Secondo le linee guida dell’American Diabetes Association e dell’American Heart Association, è raccomandato svolgere almeno 150 minuti di attività fisica moderata o intensa ogni settimana. Lo studio ha confermato che seguire queste raccomandazioni può eliminare l’aumento del rischio di mortalità associato a uno stile di vita sedentario. Gli individui che hanno raggiunto o superato i 150 minuti settimanali di esercizio non hanno mostrato l’aumento del rischio di mortalità osservato nei loro coetanei meno attivi.
Nella loro indagine, i ricercatori hanno utilizzato i dati dei National Health and Nutrition Examination Surveys (NHANES) raccolti tra il 2007 e il 2018. Gli adulti partecipanti, tutti diagnosticati con diabete secondo gli standard dell’American Diabetes Association, hanno auto-riportato i loro livelli di attività fisica, che sono stati suddivisi in tre categorie: inattivi (meno di 10 minuti di attività fisica a settimana), insufficientemente attivi (da 10 a 149 minuti a settimana) e attivi (150 minuti o più a settimana).
Durante un periodo di follow-up mediano di 5,8 anni, sono stati documentati 1.278 decessi, di cui 354 dovuti a malattie cardiache. La maggior parte dei decessi è stata associata a un tempo di seduta prolungato combinato con poca o nessuna attività fisica. Gli adulti inattivi che stavano seduti per otto ore o più al giorno avevano un rischio di mortalità per tutte le cause significativamente più alto.
Lo studio è stato pubblicato su Diabetes Care.
Oltre all’attività fisica, anche la dieta e il mantenimento di livelli sani di zucchero nel sangue sono cruciali per evitare la mortalità precoce nei diabetici. Una dieta equilibrata, povera di zuccheri raffinati, grassi saturi e trans, e ricca di fibre, può aiutare a gestire i livelli di glicemia e prevenire complicazioni. Anche il controllo del peso e il monitoraggio regolare della salute cardiovascolare sono essenziali.
Sandra S. Albrecht, PhD, autrice principale dello studio, ha evidenziato come lo stare seduti troppo a lungo possa portare a problemi di flusso sanguigno, soprattutto nelle estremità inferiori del corpo, favorendo la formazione di coaguli di sangue e aumentando il rischio di infarti e ictus. Inoltre, il diabete aumenta già il rischio di malattie cardiovascolari, rendendo ancora più importante mantenere uno stile di vita attivo.
La vita sedentaria è comune in molte professioni, ma trovare modi per ridurre il tempo passato seduti può fare una grande differenza per la salute. Albrecht ha suggerito alcune strategie pratiche per incorporare più movimento nella vita quotidiana, come usare le scale anziché l’ascensore, fare riunioni camminando, e dedicarsi ad hobby che richiedono attività fisica, come il giardinaggio o il ballo. Anche brevi pause per alzarsi e muoversi ogni 30-60 minuti possono contribuire a migliorare la circolazione e ridurre il rischio di complicazioni.
Il legame tra diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari è ben documentato, e le due condizioni condividono molti fattori di rischio comuni, come l’ipertensione, il colesterolo alto e l’obesità. Gli esperti sottolineano l’importanza di una gestione integrata del diabete che comprenda sia la regolazione della glicemia che la protezione della salute cardiovascolare.
Jason Ng, MD, esperto di endocrinologia e metabolismo presso l’Università di Pittsburgh, ha spiegato che stare seduti per lunghi periodi può rallentare il flusso sanguigno e favorire l’accumulo di placca nelle arterie, aumentare la resistenza all’insulina e indebolire i muscoli per mancanza di uso. Questi effetti combinati possono portare a un aumento della pressione sanguigna, dei livelli di zucchero nel sangue e del colesterolo, incrementando il rischio di mortalità.
Per chi deve trascorrere molte ore seduto per lavoro, è fondamentale trovare modi per integrare l’attività fisica nella routine quotidiana. Prendere i mezzi pubblici, camminare o andare in bicicletta al lavoro, parcheggiare più lontano e camminare fino alla destinazione sono tutte ottime strategie. Albrecht ha sottolineato che qualsiasi aumento del movimento può aiutare a ridurre il rischio di mortalità, e l’importante è scegliere attività fisiche che siano piacevoli e sostenibili nel tempo.