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Diabete, la nuova tecnologia per tenerlo sotto controllo

Chi soffre di diabete può tenerlo sotto controllo ogni giorno con meno difficoltà grazie alle nuove tecnologie che aiutano a gestire la malattia che in Italia interessa circa 4 milioni di persone.

Gli italiani che hanno ricevuto una diagnosi di diabete tipo 2 sono circa il 6% della popolazione e i numeri sono destinati a crescere dato che si stima che ci siano ancora circa 1,5 milione di persone che hanno la malattia ma che non è stata ancora diagnosticata.

L’aiuto dell’innovazione digitale è quindi importante e le speranze per il futuro di poter gestire alcune malattie croniche, come il diabete, in modo più facile diventano sempre più concrete.

Come cambia l’automonitoraggio del diabete con le nuove tecnologie

Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando sia il controllo della patologia che la gestione delle complicanze andando a migliorare la qualità della vita delle persone. Al momento chi deve effettuare un automonitoraggio della glicemia, soprattutto chi soffre di Diabete di Tipo 1 o di Diabete di Tipo 2, ricorre in prevalenza all’uso del glucometro con le striscette reattive e pungidito.

Donna con sensore per diabete
Come cambia l’automonitoraggio del diabete con le nuove tecnologie – blitzquotidiano.it

Questa tecnica prevede una piccola puntura sui polpastrelli per prendere una goccia di sangue da far reagire sulle strisce ma per misurare la glicemia oggi esiste anche una tecnologia diversa che permette la misurazione del glucosio interstiziale sottocutaneo. Questi sistemi per il monitoraggio continuo del glucosio si attua con sensori glicemici CGM che sono facili da usare. E hanno anche il vantaggio di misurare continuativamente lo stato glicemico e la sua tendenza nei minuti successivi al controllo anche dopo aver mangiato alimenti che regolano il glucosio.

Il monitoraggio continuo del glucosio (CGM) ha anche un altro vantaggio che è quello di poter condividere i dati a distanza tra pazienti e medici, con un adeguamento del trattamento del diabete che porta a migliori risultati clinici e una più alta qualità della vita di chi soffre di questa patologia.

Infatti sono diversi gli studi condotti su queste tecnologie che hanno dimostrato che le persone con diabete che se ne sono avvalse hanno riportato meno dolore, meno preoccupazioni sull’uso e in generale meno ostacoli alla misurazione della glicemia. Questa facilità di uso ha permesso ai pazienti di controllare con maggiore frequenza il valore glicemico. Gli stessi hanno espresso un parere favorevole su questi nuovi metodi di autogestione della patologia.

Come funziona il sensore

Come funzionano queste tecnologie? Il sensore da indossare si applica sulla parte posteriore del braccio e resta agganciato tramite un filamento di pochi millimetri sotto la cute. Il dispositivo è piccolo come una monete da due euro, rileva in modo automatico il livello di glucosio nei fluidi interstiziali e ne memorizza i valori di continuo sia di giorno che di notte, riportandoli su un’app dedicata.

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