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Diddy, cosa sono i “freak offs” e quali sono le accuse: la denuncia federale

Sean Diddy Combs, conosciuto anche come Puff Daddy, si trova oggi coinvolto in uno dei casi legali più controversi e scioccanti degli ultimi anni. Da figura di spicco della musica hip hop e dell’industria dell’intrattenimento, Diddy è ora al centro di una serie di accuse molto gravi. Queste accuse non solo lo dipingono come parte di un presunto schema di abusi e comportamenti coercitivi, ma suggeriscono l’esistenza di una rete complessa e oscura che potrebbe includere altre figure di rilievo nello spettacolo.

Si parla di festini esclusivi, condotte estreme e un mondo nascosto fatto di eccessi e segreti. La domanda ora è: quanto è estesa questa rete e quali altre figure famose potrebbero essere implicate? Il caso solleva inquietanti interrogativi non solo sul ruolo di Diddy, ma sull’intera cultura dell’industria che lo ha sostenuto.

Le accuse rivolte contro di lui sono gravi, e l’attenzione si sta concentrando particolarmente sui cosiddetti “Freak Offs,” feste sessuali che si presume Diddy organizzasse, coinvolgendo donne in atti sessuali non consensuali, alimentati da sostanze stupefacenti e violenza.

Ma cosa sono esattamente questi “Freak Offs” e come sono emerse le accuse? Per comprendere l’intero quadro della vicenda, è importante partire dalle origini del caso e analizzare le informazioni che hanno iniziato a trapelare nei mesi recenti.

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Le radici del caso: l’inchiesta federale

Le accuse mosse contro Diddy si leggono in una dettagliata denuncia federale, che descrive un quadro sconcertante di abusi e coercizioni sessuali. Secondo la denuncia, Diddy, noto anche con i nomi d’arte “Puff Daddy,” “P. Diddy,” e “Love,” avrebbe utilizzato il suo potere e la sua influenza per manipolare e intimidire donne, attirandole sotto il pretesto di relazioni sentimentali. Una volta sotto la sua influenza, le vittime sarebbero state costrette a partecipare a elaborati eventi sessuali chiamati “Freak Offs.”

Questi eventi, come descritto nella denuncia, non erano semplici feste, ma coinvolgevano atti sessuali con lavoratori del sesso, organizzati meticolosamente da Diddy e il suo entourage. Le accuse affermano che Diddy usava droghe, come cocaina e ketamina, per mantenere le vittime sotto controllo, spesso ignare che venissero registrate durante gli atti sessuali.

Cos’erano i “Freak Offs”?

I “Freak Offs” rappresentano una delle parti più inquietanti della denuncia. Si trattava di eventi sessuali organizzati su più giorni, con la partecipazione di numerosi lavoratori del sesso e, in molti casi, più donne contemporaneamente. Diddy avrebbe anche distribuito sostanze stupefacenti alle vittime per abbassare la loro resistenza e mantenerle compiacenti. Una volta terminate queste maratone di abuso sessuale, sia Diddy che le vittime ricevevano flebo endovenose per recuperare dalle conseguenze fisiche e dall’uso intensivo di droghe.

La denuncia sostiene che Diddy non solo partecipava attivamente a questi eventi, ma si sarebbe anche masturbato e avrebbe registrato elettronicamente le attività, spesso senza il consenso delle vittime. A peggiorare la situazione, il personale di Diddy avrebbe facilitato l’organizzazione logistica di queste feste, prenotando hotel, fornendo narcotici e altre forniture, e successivamente ripulendo le scene per nascondere ogni traccia di ciò che era avvenuto.

La portata delle accuse: abusi fisici e psicologici

Oltre ai “Freak Offs,” altre accuse pesano su Diddy, tra cui violenze fisiche e psicologiche. Le vittime sostengono di essere state minacciate e costrette a partecipare a questi eventi con la promessa di avanzamenti professionali o, al contrario, con il timore di gravi ritorsioni se si fossero rifiutate. La portata degli abusi descritti è preoccupante e mette in luce un sistema di potere in cui Diddy avrebbe manipolato le donne per ottenere il controllo totale su di loro.

Le indagini federali, che includono perquisizioni presso le residenze di Diddy a Miami e Los Angeles, hanno portato al sequestro di droga e oltre 1.000 bottiglie di olio per bambini e lubrificanti, sostanze presumibilmente utilizzate durante questi incontri. Le accuse contro Diddy si stanno moltiplicando, mettendo sotto una lente di ingrandimento il suo comportamento privato e il sistema di potere che ha mantenuto nel corso degli anni.

Sean Combs ha negato categoricamente tutte le accuse, definendole false e infondate. Attraverso i suoi legali, ha dichiarato di essere pronto a combattere le accuse in tribunale, affermando di non aver mai abusato di nessuno e di non aver organizzato tali eventi. Tuttavia, le prove raccolte dalle indagini federali, incluse testimonianze, video e prove fisiche, rappresentano una seria minaccia per la sua carriera e reputazione.

La traduzione della denuncia

 

Uno stralcio della denuncia federale contro Diddy (blitzquotidiano.it)

 

Nella denuncia contro Sean “Diddy” Combs, vengono elencati diversi metodi utilizzati all’interno della sua organizzazione, la “Combs Enterprise”, per condurre e partecipare alle attività illegali attribuite al musicista e imprenditore. Tra questi, uno dei più rilevanti è l’abuso del potere e del prestigio che Diddy esercitava all’interno della sua azienda per intimorire e attirare vittime, prevalentemente donne, spesso con il pretesto di una relazione romantica. Una volta coinvolte, le vittime sarebbero state costrette con la forza, minacce e coercizione a partecipare a lunghi atti intimi con persone reclutate appositamente per questi scopi, definiti nelle accuse come “Freak Offs”.

I “Freak Offs” erano eventi sessuali organizzati in modo elaborato, diretti da Combs stesso, che talvolta si masturbava durante gli incontri e registrava tutto elettronicamente senza il consenso delle vittime. Questi incontri avvenivano regolarmente e potevano durare diversi giorni, coinvolgendo più persone. Durante i “Freak Offs”, Combs avrebbe distribuito sostanze controllate per mantenere le vittime docili e sottomesse. In alcuni casi, le vittime non sapevano nemmeno che Diddy stesse filmando gli atti.

Per facilitare tali attività, diversi membri dell’organizzazione di Combs, inclusi supervisori, personale di sicurezza e assistenti personali, contribuivano a organizzare gli eventi. Si occupavano di prenotare camere d’albergo, prepararle con tutto l’occorrente, come sostanze illegali, oli e biancheria, e pulivano le stanze dopo gli incontri. Inoltre, facilitavano il trasporto delle vittime e degli altri partecipanti, oltre a gestire il pagamento e fornire flebo per aiutare tutti a riprendersi dagli eccessi fisici e dall’uso di sostanze. Durante una perquisizione delle residenze di Diddy nel marzo 2024, le forze dell’ordine hanno sequestrato vari articoli legati a questi eventi, tra cui narcotici e più di 1.000 bottiglie di olio per bambini e lubrificante.

Claudia Montanari

Nata nel 1985 a Roma. Una laurea in lettere con indirizzo moda e comunicazione, sostengo che Roberto Rossellini, lo Stedelijk Museum, Naruto e Lena Dunham mi abbiano cambiato la vita. Da più di 10 anni lavoro come society journalist per ladyblitz e blitzquotidiano occupandomi di moda, lifestyle, salute, viaggi e bellezza.

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