Dite addio al bisturi, ora c’è il sistema “Notes”

La chirurgia sta sperimentando sempre nuove tecniche che riducono le dimensioni dei ‘tagli’, ma ce n’è una in cui invece il bisturi proprio non entra in gioco: si chiama Notes (Natural Orifice Transluminal Endoscopic Surgery), e sfrutta gli orifizi naturali dell’organismo. I più grandi esperti del mondo di questa metodologia d’intervento sono riuniti da oggi a sabato a Roma, per fare il punto sullo stato delle sperimentazioni.

“C’è un grande entusiasmo per questa tecnica – spiega Guido Costamagna, direttore dell’Unità operativa di Endoscopia digestiva chirurgica del Policlinico Gemelli e organizzatore del convegno – le sperimentazioni hanno dato ottimi risultati per diversi interventi, dall’asportazione della colecisti alla resezione parziale del pancreas, e ora dobbiamo valutare se oltre a quello estetico, con la totale assenza di cicatrici, anche gli altri vantaggi sono superiori a quelli della chirurgia mininvasiva ‘tradizionale'”.

Questa tecnica prevede l’accesso alla cavita’ peritoneale mediante endoscopi flessibili che arrivano all’organo da asportare dopo aver creato una breccia nello stomaco, nel colon o nella vagina. Questo tipo di operazione non prevede cicatrici, e elimina le complicazioni connesse alle incisioni chirurgiche, dalle infezioni alle ernie. Il reparto di Costamagna è specializzato nelle tecniche non invasive: è qui infatti che si sperimenta da diversi anni la pillola che, con una telecamera, è in grado di esplorare l’intestino inviando le immagini all’esterno e risparmiando interventi molto più fastidiosi: “Ormai siamo alla seconda generazione della pillola – conferma l’esperto – con immagini sempre più nitide, mentre la novità che si sta per affermare nel mondo è un sistema simile, progettato per lo stomaco, che e’ possibile comandare dall’esterno grazie a dei campi magnetici”.

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