Diwali, conosciuta anche con i nomi di Dipavali, Deepawali e in vari altri modi nelle lingue regionali indiane, è una delle festività più significative e antiche dell’India, celebrata non solo dagli induisti, ma anche da molte altre comunità in tutto il mondo. La sua essenza è radicata nella celebrazione della luce e della prosperità, rappresentando un simbolo potente della vittoria del bene sul male. Ogni anno, milioni di persone si uniscono per festeggiare questo evento straordinario, che quest’anno cadrà il 1° novembre 2024.
L’etimologia del termine “Diwali” deriva dal sanscrito “Dipavali”, che significa “fila di lucerne”. Questo nome allude non solo alla tradizione di accendere lampade e candele, ma anche al messaggio di speranza e rinnovamento che la festività porta con sé. Durante questo periodo, le case vengono adornate con luci e decorazioni colorate, creando un’atmosfera magica e incantevole. Le celebrazioni si svolgono in vari modi e ogni regione dell’India ha le proprie usanze e tradizioni, rendendo Diwali un mosaico culturale di gioia e unità.
Le origini di Diwali affondano le radici in antichi testi religiosi e leggende. Si ritiene che la festività commemorasse il ritorno di Lord Rama, una delle divinità più venerate dell’induismo, a Ayodhya dopo quattordici anni di esilio. Secondo il Ramayana, il popolo di Ayodhya accese lampade e candele lungo il cammino per celebrare il suo ritorno e la vittoria sul demone Ravana. Un’altra leggenda popolare è legata alla dea Lakshmi, la divinità della prosperità e della ricchezza, che si dice visiti le case degli induisti durante Diwali, portando fortuna e benedizioni.
Inoltre, Diwali è significativa anche per altre tradizioni religiose. I giainisti celebrano il giorno in cui Mahavira, il fondatore del giainismo, raggiunse il Nirvana, mentre i sikh commemorano la liberazione del loro guru Hargobind Ji dalla prigione. Questa pluralità di significati rende Diwali una festività inclusiva e profondamente rispettata.
Le celebrazioni di Diwali si protraggono per cinque giorni, ognuno dei quali ha un significato unico e specifico. Il primo giorno, Dhanteras, segna l’inizio della festività e rappresenta un momento per adorare Lakshmi, la dea della ricchezza. Durante questa giornata, le persone acquistano metalli preziosi e oggetti di valore come segno di buona fortuna.
Il secondo giorno, Naraka Chaturdashi, o Choti Diwali, celebra la vittoria di Lord Krishna su Narakasura, un demone malvagio. È un giorno dedicato alla pulizia della casa e alla preparazione per i festeggiamenti principali.
Il terzo giorno, Lakshmi Puja, è il cuore della celebrazione. Le famiglie si riuniscono per adorare la dea Lakshmi, decorando le loro case con luci e fiori. La cena è un momento di condivisione, dove si gustano piatti tipici e dolci tradizionali. È in questo giorno che le famiglie accendono le lampade di olio, simbolo di luce che scaccia le tenebre.
Il quarto giorno è dedicato al culto di Govardhan Puja, in onore della montagna di Govardhan, che secondo la tradizione fu sollevata da Krishna per proteggere gli abitanti di Vrindavan da una tempesta. Questa giornata è caratterizzata dalla preparazione di speciali dolci e piatti di cibo.
Infine, il quinto giorno, Bhai Dooj, celebra il legame tra fratelli e sorelle. Le sorelle pregano per il benessere dei loro fratelli, mentre i fratelli promettono di proteggerle. Questo giorno è caratterizzato da cibi deliziosi e momenti di gioia condivisi tra famiglie e amici.
Le luci sono l’elemento centrale della celebrazione di Diwali e simboleggiano la sconfitta delle tenebre e l’arrivo della conoscenza. Accendere lampade di olio, candele e fuochi d’artificio è una tradizione che si tramanda da generazioni. Le luci rappresentano non solo la vittoria del bene sul male, ma anche la speranza e l’ottimismo per il futuro.
Le case vengono decorate con rangoli, disegni colorati realizzati con polvere di colore e fiori, che simboleggiano la bellezza e la prosperità. Queste opere d’arte non solo abbelliscono gli spazi, ma fungono anche da invito agli ospiti e alle benedizioni divine. I rangoli possono variare da semplici motivi geometrici a complesse rappresentazioni di divinità e scene mitologiche.
Il cibo gioca un ruolo fondamentale nelle celebrazioni di Diwali. Ogni famiglia prepara piatti tradizionali, dolci e snack per condividere con amici e parenti. Tra i più popolari ci sono i gulab jamun, dolcetti fritti imbevuti di sciroppo di zucchero, e i barfi, dolci a base di latte e zucchero.
Le cene durante Diwali sono momenti di convivialità, dove le famiglie si riuniscono per gustare piatti ricchi e saporiti. Ogni piatto è preparato con cura e amore, e il cibo diventa un simbolo di abbondanza e condivisione. È anche tradizione offrire cibo a chi è meno fortunato, in segno di generosità e gratitudine.
Sebbene Diwali abbia origini profondamente radicate in India, oggi è una celebrazione globale che abbraccia diverse culture e comunità. In molte città del mondo, come Londra, New York e Toronto, si svolgono eventi e festival dedicati a Diwali, che attirano migliaia di visitatori. Le strade si illuminano con luci colorate, e le comunità si riuniscono per celebrare la festa con danze, musica e preghiere.
In Italia, Diwali è ufficialmente riconosciuto come festività religiosa per gli induisti, secondo la Legge d’Intesa 31/12/2012 n. 246. Questa legge riconosce l’importanza culturale e spirituale della festa, consentendo alle comunità induiste di celebrare in modo appropriato. Le città italiane si preparano a festeggiare Diwali con eventi speciali, mercati, concerti e cerimonie religiose. Gli spazi pubblici vengono decorati con luci e simboli tradizionali, creando un’atmosfera festosa e accogliente per tutti.
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