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È conosciuto come il paese delle cantine: il borgo da non perdere in Basilicata

28. Questo piccolo gioiello, immerso in un paesaggio incontaminato, è una meta ideale per chi desidera scoprire l’autenticità e la bellezza della Basilicata.

Il paese delle cantine, un tesoro nascosto

Ogni angolo della Basilicata racconta una storia di ricchezza culturale, tradizione e artigianalità. Il borgo di Sant’Angelo le Fratte, con le sue cantine scavate nella roccia e i colorati murales che adornano le sue strade, rappresenta perfettamente questo spirito. Situato ai piedi del Monte Carpineto, il borgo domina la Valle del Melandro e offre uno scenario mozzafiato che affascina ogni visitatore.

Il fascino delle cantine

Le cantine di Sant’Angelo le Fratte sono il cuore pulsante del borgo. Scavate direttamente nella montagna, queste antiche costruzioni erano utilizzate per conservare vino, formaggi e salumi, mantenendo intatte le tradizioni enogastronomiche locali. Ogni anno, la manifestazione “Le Cantine Aperte di Sant’Angelo Le Fratte” (dal 12 al 15 agosto 2024) permette ai visitatori di esplorare queste suggestive cantine e degustare prodotti tipici, offrendo un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Un museo a cielo aperto

Passeggiare per le strade di Sant’Angelo le Fratte è come immergersi in una fiaba. Dal 1995, artisti italiani e internazionali hanno dipinto oltre 150 murales che adornano le case del borgo, raffigurando scene di vita quotidiana, tradizioni locali e storie del passato. Questo progetto artistico ha trasformato il paese in un vero e proprio museo a cielo aperto, inserendolo nella “Valle più dipinta d’Italia” insieme a Satriano e Savoia di Lucania.

Sant’Angelo le Fratte ha una storia ricca e affascinante. Dal 1430 al 1818, il borgo fu sede vescovile provvisoria in seguito alla distruzione della vicina città di Satriano, un evento che ne favorì la crescita demografica, economica e culturale. Il nome del paese deriva probabilmente dalla forte devozione all’Arcangelo Michele, patrono del borgo, e dalla conformazione del territorio caratterizzato da spaccature rocciose.

Cosa vedere

Oltre alle cantine e ai murales, Sant’Angelo le Fratte offre numerosi luoghi di interesse. Il centro storico ospita il Palazzo Galasso, un edificio ottocentesco che oggi funge da sede municipale e ospita la Pinacoteca Civica “Michele Antonio Saverio Cancro”, con opere dell’artista locale. La Chiesa Madre di Santa Maria ad Nives, con le sue tre navate e preziose opere d’arte, è un altro gioiello da visitare.

Villa Giachetti, situata nella contrada di Santa Maria di Fellana, è un altro punto di interesse. Questo storico edificio del XVIII secolo, con i suoi affreschi rococò, rappresenta un esempio di architettura raffinata e ben conservata. Non mancano le sculture marmoree e bronzee che raffigurano scene di vita contadina e popolare, arricchendo ulteriormente il patrimonio artistico del borgo.

La località di Campo di Venere, situata su un’altura che domina il borgo, offre una vista spettacolare sui campi di frumento, orzo e grano. Questo luogo tranquillo e silenzioso è ideale per chi cerca un momento di pace e contemplazione. Qui si trova anche l’eremo francescano, unico nel suo genere nell’Italia meridionale, con una chiesetta adornata da pitture e bassorilievi di ispirazione cristiana.

Esperienze culinarie

La tradizione culinaria di Sant’Angelo le Fratte è un altro aspetto da non sottovalutare. La cucina locale, con i suoi sapori autentici e coraggiosi, offre piatti che celebrano i prodotti del territorio. Vino, formaggi, salumi e altre prelibatezze possono essere degustati nelle numerose sagre e manifestazioni che animano il borgo durante l’anno.

Claudia Montanari

Nata nel 1985 a Roma. Una laurea in lettere con indirizzo moda e comunicazione, sostengo che Roberto Rossellini, lo Stedelijk Museum, Naruto e Lena Dunham mi abbiano cambiato la vita. Da più di 10 anni lavoro come society journalist per ladyblitz e blitzquotidiano occupandomi di moda, lifestyle, salute, viaggi e bellezza.

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