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È in Abruzzo il borgo dello zafferano tra i più pregiati al mondo, lo conosci?

L’Abruzzo è una terra di meraviglie nascoste, fatta di paesaggi mozzafiato, borghi incantevoli e tradizioni antiche che sopravvivono al passare del tempo. Tra le sue gemme più preziose c’è un borgo che incanta non solo per la sua bellezza, ma anche per il tesoro che custodisce: lo zafferano. Questo piccolo centro medievale, arroccato su un colle e immerso in un paesaggio suggestivo, è infatti il cuore pulsante della produzione dello zafferano dell’Aquila DOP, uno dei più pregiati al mondo.

La strada dell’oro rosso: un viaggio tra storia e natura

Nel cuore dell’Abruzzo, tra il Parco regionale del Sirente-Velino e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si sviluppa un itinerario affascinante: la strada dell’oro rosso. Questo percorso attraversa borghi antichi e campagne in cui la coltivazione dello zafferano è una tradizione che affonda le radici nel passato.

Si racconta che lo zafferano sia arrivato in Abruzzo nel XIV secolo grazie a un monaco domenicano della famiglia Santucci di Navelli. Di ritorno dalla Spagna, dove aveva scoperto la preziosa spezia, portò con sé alcuni bulbi e li piantò nell’altopiano del suo paese. Da allora, questa coltura si è diffusa in tutta la zona, trasformandosi in un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale.

Nel 1971 è nata la Cooperativa Altopiano di Navelli, con l’obiettivo di tutelare e promuovere lo zafferano dell’Aquila DOP. Grazie a questa iniziativa, la coltivazione è stata salvaguardata e valorizzata, rendendo la zona un punto di riferimento per la produzione di questa spezia straordinaria.

Navelli: il borgo sospeso tra storia e tradizione

Il borgo in questione è Navelli, uno di quei luoghi che sembrano essersi fermati nel tempo. Il suo centro storico è un intreccio di vicoli stretti, scalinate scolpite nella pietra e case in pietra calcarea che raccontano secoli di storia.

Passeggiando per le sue strade, ci si imbatte in edifici storici di grande fascino, come Palazzo Santucci, un’elegante dimora nobiliare costruita sulle rovine di un’antica fortezza medievale. Il borgo è arricchito da chiese di rara bellezza, come la Chiesa di San Sebastiano, in stile romanico, e la suggestiva Chiesa di Santa Maria in Cerulis, risalente all’anno Mille e considerata la più antica di Navelli.

Uno degli scorci più affascinanti del borgo è Porta Castello, l’antico ingresso alla parte medievale del paese, da cui si gode di una vista spettacolare sulla valle. Navelli, con il suo fascino autentico e il suo ritmo lento, invita i visitatori a perdersi tra le sue stradine e ad assaporarne l’atmosfera unica.

La magia della fioritura dello zafferano

Il periodo più affascinante per visitare Navelli è senza dubbio l’autunno, quando l’altopiano si trasforma in un tappeto viola grazie alla fioritura dello zafferano. Tra ottobre e novembre, i campi si colorano e il borgo si anima con la raccolta della spezia più preziosa al mondo.

La raccolta dello zafferano è un rituale affascinante che si ripete ogni anno all’alba. Gli agricoltori, muniti di ceste di vimini, raccolgono con cura i fiori ancora chiusi, prima che il sole li apra. Subito dopo, inizia il delicato processo di separazione degli stimmi, i filamenti rossi che, una volta essiccati, diventeranno lo zafferano puro.

Questa fase viene eseguita manualmente, con una precisione e una cura che si tramandano di generazione in generazione. L’essiccazione è il momento più critico: gli stimmi vengono posti su un setaccio e fatti asciugare su una brace di legna, un procedimento che richiede grande esperienza per preservare tutte le proprietà della spezia.

Un’esperienza unica tra gusto e tradizione

Navelli non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Il borgo offre la possibilità di partecipare attivamente alla raccolta dello zafferano, prendendo parte a visite guidate organizzate dal Consorzio per la Tutela dello Zafferano dell’Aquila DOP.

Durante questi eventi, i visitatori possono seguire tutto il processo di lavorazione della spezia, dalla raccolta nei campi fino all’essiccazione. L’esperienza si conclude con una degustazione di piatti tipici a base di zafferano, preparati secondo ricette tradizionali.

Tra le specialità locali spiccano il risotto allo zafferano, la pasta fatta in casa con sugo allo zafferano e i dolci allo zafferano, che esaltano il sapore delicato e aromatico di questa spezia. Ogni piatto racconta la storia di una tradizione secolare e il legame indissolubile tra il borgo e il suo “oro rosso”.

Perché visitare Navelli

Navelli è una destinazione perfetta per chi cerca un viaggio all’insegna della scoperta e dell’autenticità. Il borgo offre un mix unico di storia, natura e gastronomia, rendendolo ideale per una gita fuori porta o un weekend immersi nella tranquillità dell’Abruzzo.

Chi visita Navelli può anche esplorare i dintorni, ricchi di attrazioni naturali e culturali. Il Parco Nazionale del Gran Sasso offre numerose opportunità per escursioni e trekking, mentre i borghi vicini, come Santo Stefano di Sessanio e Rocca Calascio, regalano panorami mozzafiato e atmosfere suggestive.

Published by
Claudia Montanari