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E’ morto Kroshik, il “gatto più grasso del mondo”: quella volta che rimase incastrato in una scarpiera…

Kroshik, noto come il “gatto più grasso del mondo”, ha attirato l’attenzione e l’affetto di molte persone per la sua storia singolare. Con un peso di 18 chili, Kroshik era un gatto che per anni aveva mangiato solo biscotti e zuppe. Dopo essere stato affidato al Cat Fat Camp di Perm, un centro russo dedicato al recupero di gatti in sovrappeso, aveva iniziato a dimagrire con successo, perdendo quasi un chilo grazie a una dieta rigida e un regime di esercizi fisici.

Il tentativo di fuga e la celebrità mondiale

Durante il periodo di permanenza al centro di recupero, Kroshik ha tentato una fuga, finendo però incastrato in una scarpiera. Questo episodio ha contribuito a renderlo celebre sui social, dove è diventato un simbolo di tenacia e determinazione. La sua fama è cresciuta senza un’intenzione precisa dei suoi soccorritori: “Non capivamo il motivo di tanta popolarità, ma poi ci siamo resi conto che le persone avevano bisogno di storie positive”, hanno spiegato dal centro Matroskin. Il pubblico globale ha seguito con affetto e partecipazione ogni piccolo miglioramento di Kroshik, che stava finalmente imparando a muoversi di nuovo.

E’ morto Kroshik, il “gatto più grasso del mondo”: quella volta che rimase incastrato in una scarpiera… (foto dal web) – Blitz quotidiano

Il tragico epilogo

Purtroppo, sabato scorso Kroshik ha subito un improvviso malore, accusando problemi respiratori che i veterinari non avevano mai osservato in precedenza. In seguito all’attacco, è stato trasferito in una camera di ossigeno, ma le sue condizioni sono rapidamente peggiorate, portando alla sua morte nonostante i tentativi di rianimazione. Successivamente è emerso che il gatto aveva sviluppato “escrescenze multiple nella milza e metastasi”, una condizione che non era stata diagnosticata prima e che potrebbe aver contribuito al suo tragico destino.

Un’eredità di affetto

Kroshik ha lasciato un ricordo speciale tra coloro che hanno seguito la sua storia. Il centro Matroskin ha espresso parole di affetto e gratitudine per il supporto ricevuto: “Abbiamo gioito con voi per ogni vittoria di Kroshik e abbiamo apprezzato ogni suo passo. Ma a volte i miracoli non accadono”. La storia di Kroshik, il “gatto briciola”, rappresenta un inno alla forza e alla resistenza, conquistando il cuore di migliaia di persone in tutto il mondo, che ora lo ricordano con affetto.

Filippo Limoncelli

Romano, papà e giornalista. Scrivere di calcio è stata la mia vera e prima passione. Parallelamente, le mie altre grandi passioni, sono la musica e viaggiare. Tuttavia, credo fermamente che la pigrizia abbia il suo valore.

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