Escape Game a Budapest: paghi, ti fai imprigionare e devi liberarti. E’ un gioco

Escape Game a Budapest: paghi, ti fai imprigionare e devi liberarti. E' un gioco
ParaPark (Foto Facebook)

BUDAPEST (UNGHERIA) – Paghi, ti fai imprigionare e devi liberarti. Ma è tutto un gioco. Prezzo 60 dollari. “Escape Game” è il nome dell’ultimo passatempo con cui si divertono i giovani a Budapest. Vengono rinchiusi in uno scantinato dal quale è difficile evadere.

Devono cercare chiavi e indizi che permettono loro di scappare. Mentre trovano il modo di uscire dal labirinto, sono monitorati da un Gamesmaster che li osserva da uno schermo esterno. Nella stanza con loro ci sono varie parti di un veicolo, un computer e un walkie- talkie, che il rapitore immaginario usa per farsi beffe delle sue vittime.

“Non si riesce a uscire da soli”, spiega Attila Gyurkovics, fondatore del Parapark, uno dei più famosi luoghi della città in cui è possibile essere “imprigionati”, mentre guarda gli inutili sforzi dei suoi ultimi quattro prigionieri tramite videosorveglianza.”Parapark è davvero per tutti”, dice, tenendo un occhio su un monitor. “I bambini di 12 anni o anche i più piccoli possono già provare. Un intellettuale, così come qualcuno che non è mai stato a scuola, possono giocare ugualmente bene”.

Gyurkovics, che ha studiato le strategie di “team-building” all’università, dice di aver ideato Parapark come un modo per esaminare le dinamiche di gruppo. L’obiettivo è quello di trovare un equilibrio fra i partecipanti, senza che per questi la situazione diventi troppo frustrante. Due mesi dopo che ha lanciato il gioco, Attila, ex assistente sociale, ha lasciato il lavoro per concentrarsi sulla sua nuova creazione, di cui tra l’altro rivendica la paternità, dichiarando di essere stato il primo a inventare questa nuova forma di divertimento nel 2011.

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