Uno stile di vita attivo, anche in età avanzata, è strettamente legato a un invecchiamento sano. Una recente revisione pubblicata dalla Canadian Medical Association Journal ha confermato che dedicare almeno 150 minuti a settimana a un’attività fisica moderata può apportare significativi benefici, migliorando l’indipendenza, il benessere cognitivo e mentale degli anziani.
Secondo lo studio, un programma di esercizio regolare può ridurre il rischio di mortalità per tutte le cause del 31%, offrendo agli anziani l’opportunità di vivere non solo più a lungo, ma anche con una migliore qualità della vita. Tuttavia, è fondamentale approcciarsi all’attività fisica in modo graduale, magari con il supporto di un medico o un professionista sanitario per pianificare un percorso sicuro ed efficace.
L’importanza dell’attività fisica soprattutto in età avanzata
L’inattività fisica rappresenta un importante fattore di rischio per oltre 30 condizioni croniche comuni negli anziani, tra cui diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari e osteoporosi. Sebbene sia noto che l’esercizio fisico apporti benefici in tutte le fasi della vita, questo studio ribadisce quanto sia cruciale mantenersi attivi anche dopo i 60 anni.
Nonostante le limitazioni fisiche, la fragilità o altre problematiche tipiche della terza età, gli esperti sottolineano che questi fattori non devono essere considerati ostacoli insormontabili. L’esercizio fisico, se adattato alle capacità individuali, può contribuire a mantenere la forza muscolare, prevenire le cadute – una delle principali cause di invalidità negli anziani – e migliorare la salute mentale e cognitiva.
Come l’esercizio fisico può allungare la vita
La revisione ha messo in luce che 150 minuti settimanali di attività fisica moderata – come una camminata a passo sostenuto, il nuoto o il ciclismo – possono ridurre del 31% il rischio di mortalità. Questo risultato è frutto dell’analisi di dati provenienti da studi precedenti che hanno monitorato l’impatto dell’attività fisica su individui anziani.
Oltre alla riduzione della mortalità, l’esercizio è associato a un miglioramento generale delle condizioni di salute. Incrementando la forza muscolare, la flessibilità e l’equilibrio, gli anziani possono mantenere la propria indipendenza più a lungo. Inoltre, uno stile di vita attivo contribuisce alla riduzione dello stress, migliorando il sonno e contrastando la depressione, una condizione comune in età avanzata.
Benefici per la salute cognitiva e mentale
Non solo il corpo, ma anche la mente beneficia enormemente dell’attività fisica. Gli esperti del Pacific Neuroscience Institute hanno evidenziato che l’esercizio fisico supporta la salute del cervello, riducendo il rischio di declino cognitivo e demenza. Grazie all’aumento del flusso sanguigno al cervello e alla promozione del rilascio di neurotrasmettitori, l’attività fisica aiuta a preservare la memoria e altre funzioni cognitive.
Inoltre, è stato dimostrato che l’esercizio riduce i livelli di stress e ansia, migliorando l’umore generale. Per molti anziani, un’attività regolare rappresenta anche un’occasione per socializzare, riducendo l’isolamento sociale e rafforzando il senso di appartenenza a una comunità.
L’importanza di una pianificazione personalizzata
Sebbene i benefici dell’esercizio siano ben documentati, è essenziale che gli anziani affrontino l’attività fisica con una strategia ben pianificata. Come sottolinea Jane Thornton, prima autrice dello studio, l’esercizio dovrebbe essere adattato alle condizioni fisiche e alle eventuali patologie preesistenti di ciascun individuo.
Per chi inizia da zero, l’obiettivo di 150 minuti settimanali può sembrare scoraggiante. Tuttavia, gli esperti consigliano di partire con attività leggere, come brevi passeggiate quotidiane, e aumentare gradualmente la durata e l’intensità. Anche esercizi di equilibrio e resistenza, come il sollevamento pesi leggeri o lo yoga, possono essere integrati per massimizzare i benefici.
Esercizio fisico e farmaci
Con l’avanzare dell’età, molti anziani si trovano a gestire un numero crescente di farmaci, una condizione nota come polifarmacia. Tuttavia, l’attività fisica può talvolta ridurre la necessità di alcuni farmaci, migliorando la gestione delle condizioni croniche attraverso un approccio più naturale.
Secondo gli esperti, l’esercizio offre benefici sistemici che pochi farmaci possono eguagliare, riducendo la necessità di interventi farmacologici o chirurgici. Tuttavia, è importante considerare che alcuni farmaci possono influenzare la capacità di esercitarsi. Ad esempio, certi farmaci per la pressione sanguigna possono ridurre la tolleranza all’esercizio, mentre altri possono causare vertigini.
Consigli pratici per iniziare
Per gli anziani che desiderano iniziare un percorso di attività fisica, gli esperti raccomandano un approccio graduale. Le passeggiate rappresentano un ottimo punto di partenza: sono accessibili, a basso impatto e facilmente adattabili al livello di forma fisica di ciascuno.
Attività come il nuoto o l’aerobica in acqua sono particolarmente indicate per chi soffre di dolori articolari, grazie alla riduzione della pressione sulle articolazioni. Anche il ballo o il tai chi possono essere opzioni valide, combinando movimento, equilibrio e socializzazione.
Incorporare l’attività fisica nella routine quotidiana può anche significare svolgere semplici attività domestiche, come il giardinaggio o le pulizie, che contribuiscono a mantenere attivi i muscoli e le articolazioni.