Tra viaggi “mordi e fuggi” e soggiorni dai parenti, meno italiani faranno le vacanze

Pubblicato il 11 Giugno 2010 - 15:23| Aggiornato il 12 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il “consumo” turistico in Italia conoscerà quest’anno un’ulteriore contrazione: secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori gli italiani che potranno permettersi di andare in vacanza passeranno dal 43% dell’anno scorso, a meno del 40% nel 2010. A sostenerlo è Federconsumatori che oggi ha presentato alla stampa la quarta indagine nazionale sui prezzi rilevati nei siti web degli alberghi e delle strutture turistiche nelle località balneari italiane.

Non solo diminuisce il numero delle famiglie che partiranno, ma si modificano sempre di più le abitudini vacanziere, confermando l’affermarsi della modalità “mordi e fuggi”, riducendo, cioè, la durata del proprio soggiorno, e la tendenza a cercare ospitalità presso parenti e amici.

Lo studio evidenzia inoltre i progressi del turismo on line: internet risulta sempre più diffuso per raccogliere informazioni e comparare i prezzi, per poi prenotare autonomamente la strutture turistica desiderata. Nell’indagine Federconsumatori illustra i prezzi applicati negli alberghi e sulle locazioni di appartamenti per la stagione estiva 2010 e arricchisce i dati già pubblicizzati sui prezzi degli stabilimenti balneari e sul costo complessivo di una vacanza di una settimana per una famiglia composta da due adulti e da due ragazzi (le ricerche disponibili sul sito Federconsumatori).

In particolare l’indagine evidenzia come siano in salita i prezzi per l’affitto di una abitazione in una località turistica. Infatti i prezzi medi settimanali per la locazione di un alloggio dotato di 3/4 posti letto al nord crescono del 7.9%, al centro del 6.4%, al sud e nelle isole del 3.3% per una media complessiva del 5.6% rispetto all’anno scorso. Più contenuto l’aumento negli alberghi, i cui prezzi crescono del 4% al nord, del 2.9% al centro e dell’1.4% al sud con una variazione totale media delle tariffe pari al più3%.