Facebook, è boom di contadini virtuali: su Farmville 76 milioni di utenti

Con i numeri di Facebook, che si avvia in queste ore a raggiungere la soglia dei 400 milioni di utenti, tutto può veramente diventare sproporzionato, anche un semplice gioco come Farmville che soddisfa virtualmente il desiderio di tutti coloro che aspirano a coltivare verdure e ortaggi, e che a quanto pare sono almeno 76 milioni in tutto il mondo. Tanti infatti, secondo quanto risulta su Facebook (76.328.963), sono coloro che hanno intrapreso questa ‘carriera’ da contadino digitale, fatta di pixel e pazienza, e che vi si dedicano almeno una volta al mese.

A paragone i numeri, nell’ordine delle centinaia di migliaia di copie, del precedente videogioco di maggior successo di questo genere, “Sim Farm”, pubblicato nel lontano 1993 dalla ormai defunta Maxis, appaiono risibili. Il meccanismo dei due giochi è comunque simile, con la possibilità di simulare il ciclo produttivo di una fattoria nella coltivazione di campi e frutteti oltre che nell’allevamento di bestiame.

Quello che viene considerato uno dei “social game” di maggior successo, realizzato dalla californiana Zynga, oltre ad essere gratuito, almeno nella sua formula di base, ha però la marcia in più di Facebook, per cui per far crescere grano e ortaggi, oltre che per costruire stalle e altro, si può ricorrere all’aiuto dei “vicini” elettronici, selezionabili in primo luogo tra i propri amici che già vi giocano. Visti i milioni di giocatori, qualche sorpresa in questo caso è sicura.

Farmville, essendo un gioco che funziona attraverso il browser non richiede installazione e in pochissimi minuti dall’accesso all’applicazione su Facebook si é già in grado di cominciare a far crescere frutta, alberi, animali. Il tutorial, ovvero l’introduzione che serve a spiegare i comandi e i meccanismi di gioco, è semplice e veloce. Una volta fatta la prima raccolta, aratura e quindi semina dei campi, nell’attesa del raccolto previsto nelle 24 ore successive, l’applicazione ti chiede se vuoi coinvolgere qualcuno dei vicini nella costruzione per esempio di una stalla, una delle ultime novità.

Più vicini ti aiutano e più il gioco progredisce. E’ possibile inoltre fare regali agli amici, dai mattoni alle mucche, per aiutarli nelle loro fattorie. L’obiettivo è quello di far crescere il raccolto e poi venderlo per ottenere i “farm coins”, le monete virtuali che ti permettono di acquistare le sementi e ingrandire la fattoria. Guai quindi a far marcire il raccolto. Ma se le monete non bastano, si possono acquistare, con soldi veri. Scatta infatti in questo caso il meccanismo che garantisce a Zynga gli introiti del gioco, altrimenti gratuito.

Con carta di credito, ma anche attraverso Amazon.com per dirne una, si possono acquistare fino a 70 mila ‘coins’ al prezzo di 40 dollari (il taglio più piccolo è da 5 dollari per 7.500 monete). Se si è proprio presi, inoltre, si possono acquistare anche le banconote, 240 nel taglio massimo, che consentono di utilizzare in Farmville elementi decorativi e di gioco che non sono ottenibili altrimenti. A quanto risulta, il 90% delle entrate di Zynga, che nel 2009 ha registrato ricavi per 100 milioni di dollari, sono imputabili agli acquisti online dei giocatori di Farmville.

La febbre dell’orto elettronico, comunque non accenna a diminuire e alla fine di gennaio erano almeno 26 milioni gli internauti che tutti i giorni scendevano nei campi elettronici su Facebook, un numero doppio rispetto al settembre scorso. E per San Valentino un milione di loro ha già fatto un regalo “agricolo” alla propria amata o amato che condivide questa passione online.

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