Un cambiamento significativo nella dieta può influire sulla nostra salute cerebrale e ridurre il rischio di demenza. Recenti ricerche presentate all’Alzheimer’s Association International Conference 2024 hanno rivelato che sostituire la carne rossa lavorata con fagioli e noci può diminuire significativamente il rischio di sviluppare demenza.
Una scoperta che sottolinea l’importanza di una dieta equilibrata e salutare per il cuore, evidenziando come determinate scelte alimentari possano influenzare positivamente la nostra salute cognitiva.
Gli studiosi hanno osservato che il consumo giornaliero di carne rossa lavorata, come pancetta e mortadella, è associato a un aumento del rischio di demenza del 14%. Tuttavia, sostituire questa carne con noci e legumi può ridurre questo rischio del 20%, dimostrando l’impatto positivo delle proteine vegetali sulla salute del cervello. Nonostante nessun alimento specifico possa prevenire o curare direttamente la demenza o l’Alzheimer, l’adozione di una dieta sana per il cuore può contribuire a ridurre il declino cognitivo.
La ricerca sul legame tra dieta e demenza
La ricerca ha coinvolto oltre 130.000 partecipanti al Nurses’ Health Study e all’Health Professionals Follow-Up Study, seguiti per un massimo di 43 anni per esaminare la relazione tra consumo di carne rossa lavorata e rischio di demenza. Gli studiosi hanno identificato 11.173 casi di demenza, valutando la dieta dei partecipanti ogni 2-4 anni tramite questionari sulla frequenza alimentare. Questi questionari includevano domande sulla frequenza del consumo di carne rossa lavorata e sull’assunzione di noci e legumi.
I risultati, presentati all’Alzheimer’s Association International Conference 2024, hanno indicato che i partecipanti che consumavano almeno 1/4 di porzione di carne rossa lavorata al giorno avevano un rischio di demenza del 14% più alto rispetto a coloro che ne consumavano meno di 1/10 di porzione al giorno. Inoltre, ogni porzione giornaliera aggiuntiva di carne rossa lavorata corrispondeva a un aumento significativo dell’invecchiamento cognitivo, evidenziando l’impatto negativo di questi alimenti sulla funzione cerebrale.
I benefici delle proteine vegetali
Sostituire una porzione giornaliera di carne rossa lavorata con noci e legumi è stato associato a un rischio inferiore del 20% di sviluppare demenza e a una riduzione dell’invecchiamento cognitivo. I ricercatori hanno valutato la funzione cognitiva dei partecipanti utilizzando interviste telefoniche per misurare lo stato cognitivo, scoprendo che il consumo di noci e legumi può proteggere la salute del cervello.
Le noci e i legumi sono ricchi di nutrienti benefici, come gli omega-3, gli antiossidanti e i fitonutrienti, che possono contribuire a mantenere sani il sistema cardiovascolare e le cellule cerebrali. Questi alimenti hanno proprietà antinfiammatorie e possono migliorare la salute del cuore, riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari che possono influire negativamente sulla funzione cerebrale.
Carne rossa lavorata e i rischi per la salute
La carne rossa lavorata, come pancetta, hot dog e salame, contiene alti livelli di sostanze nocive come nitriti e sodio, che possono avere effetti dannosi sulla salute del cervello. Studi precedenti hanno già dimostrato che il consumo di carne rossa lavorata aumenta il rischio di cancro, malattie cardiache e diabete, e ora emerge un collegamento con un aumento del rischio di demenza.
La ricerca ha anche esaminato il consumo di carne rossa non lavorata, come hamburger e bistecche, senza trovare associazioni significative con il rischio di demenza. Questo suggerisce che il processo di lavorazione della carne potrebbe essere un fattore determinante per i rischi associati alla demenza.
Considerazioni sulla dieta e la salute cognitiva
Heather Snyder, vicepresidente senior delle relazioni mediche e scientifiche dell’Alzheimer’s Association, ha sottolineato che mangiare cibi ultra-lavorati fa male alla salute cognitiva e che limitare o eliminare l’assunzione di carni rosse lavorate può avere benefici significativi. Megan Hilbert, dietista registrata specializzata in nutrizione per la salute intestinale, ha aggiunto che le proteine vegetali come noci e legumi possono offrire effetti neuroprotettivi contro i sintomi del declino cognitivo.
David Merrill, psichiatra geriatrico certificato presso il Providence Saint John’s Health Center di Santa Monica, ha dichiarato che le scelte alimentari salutari possono rallentare l’invecchiamento del cervello e ridurre il rischio di sviluppare demenze come l’Alzheimer. Fare scelte alimentari più sane, come sostituire la carne rossa lavorata con noci e legumi, può migliorare la qualità della vita e promuovere un invecchiamento sano.
Proteine vegetali e salute cardiovascolare
Le proteine vegetali non solo proteggono la salute del cervello, ma favoriscono anche la salute cardiovascolare. Hilbert ha spiegato che le carni lavorate possono influenzare negativamente il sistema cardiovascolare, compromettendo il flusso di ossigeno e nutrienti al cervello. Inoltre, le carni lavorate possono causare infiammazione, che danneggia le cellule cerebrali e contribuisce al declino cognitivo.
Al contrario, le noci, i semi, i fagioli e i legumi contengono nutrienti benefici che possono migliorare la salute del cervello e del cuore. Gli omega-3, gli antiossidanti e i fitonutrienti presenti in questi alimenti aiutano a mantenere sani il sistema cardiovascolare e le cellule cerebrali, riducendo il rischio di demenza e declino cognitivo.
Per ridurre il rischio di demenza e promuovere una buona salute generale, è consigliabile adottare una dieta ricca di proteine vegetali e povera di carni rosse lavorate. Integrare noci, legumi e altri alimenti ricchi di nutrienti nella propria dieta quotidiana può offrire numerosi benefici per la salute del cervello e del cuore.