Ferragosto/ Le sagre di paese imperversano in tutta Italia con i loro pranzi “low cost”, sono almeno 500

A Ferragosto tutta Italia organizza sagre. Da Nord a Sud, milioni di italiani passerano il 15 agosto in paesi della provincia, mangiando cibi caratteristici “low cost” e ascoltando la musica del luogo. Si potrebbe ricostruire un lauto pranzo, come fa il Corriere della Sera, prendendo dalle varie manifestazioni il meglio del programma culinario: gli antipasti della “Sagra de Lumaga” di Lerici, in Liguria, il primo della “Festa della pasta cu l’agghia e sasizza arrustuta” di Busto Palizzolo, in Sicilia, il secondo della “Sagra de lu vitellu” a Pievefavara di Caldarola, nelle Marche.

Secondo un sondaggio della Col diretti, le sagre paesane piacciono a tre italiani su quattro, specialmente in un periodo di crisi in cui non si dispone di molta disponibilità economica per immaginare un Ferragosto lontano da casa. Nel solo giorno dell’Assunta, se ne contano 500 in tutta la Penisola, forse troppe, a quanto dice il capo della Protezione civile Guido Bertolaso: «Fare meno sagre e pensare più alla sicurezza del territorio, anche se magari porta meno voti».

Anche i ristoratori hanno da ridire: nella sola Toscana, secondo la Confcommercio, l’organizzazione delle feste di paese ha fatto calare gli incassi delle tradizionali trattorie del 27 per cento.

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