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Lifestyle

Film con colonne sonore rock: Into the Wild, Strange Days, Fratello, dove sei?…

La musica ha un ruolo fondamentale in moltissimi film, soprattutto quando è appositamente creata per uno specifico progetto cinematografico. Oggi, in particolare, voglio dedicarmi ai film con colonne sonore rock. Naturalmente, ne esistono centinaia, e spesso si tratta di colonne sonore di assoluta qualità. Ma per poter compilare l’usuale lista di proposte ho dovuto restringere molto il campo.

Innanzitutto, ho deciso di non includere i musical, i film in cui comunque l’azione viene interrotta per cantare una canzone e quelli esplicitamente dedicati alla vita di un artista o di una band rock reale: sarebbe stato troppo facile… In secondo luogo, ho scartato le colonne sonore basate su brani rock non esplicitamente creati per il film. Infine, ho cercato di includere principalmente produzioni relativamente recenti, diciamo almeno successive agli anni Settanta.

Ci sono ovviamente diversi casi che definirei “al limite”, come Detroit Rock City, film del 1999 chiaramente ispirato ai Kiss, che però sono solo marginali alla storia. Qui, oltre ai Kiss, troviamo tra gli altri anche AC/DC, David Bowie, Black Sabbath, Van Halen, The Runaways, Thin Lizzy: tutti i brani scelti non sono comunque stati ideati per il film, ma erano preesistenti. Stesso discorso vale per Velvet Goldmine, del 1998, con un’eccezionale colonna sonora a base di glam rock, soprattutto Bryan Ferry e Roxy Music. C’è poi il caso di Donnie Darko, del 2001, in cui spicca la celebre interpretazione di Gary Jules di Mad World dei Tears for Fear. Tutti gli altri brani, per quanto fantastici, non sono però stati realizzati per il film.

Le esclusioni più clamorose

L’ho dichiarato e lo ripeto: i film esclusi da questa lista sono moltissimi, e in alcuni casi si è trattato di scelte dolorose. Citerò allora qui alcune delle esclusioni più clamorose nel tentativo di alleggerirmi la coscienza. Tra i film più datati, citerò solo Il laureato, del 1968, per il quale Paul Simon incise la prima versione di Mrs Robinson, e che include nella colonna sonora anche The Sound of Silence. Del 1972, vale la pena ricordare Aguirre, furore di Dio, con la colonna sonora firmata dai Popol Vuh. Profondo rosso, con le memorabili musiche dei Goblin, è invece del 1975.

Nel 1981 esce Cristiana F., per il quale David Bowie cura la colonna sonora, ri-incidendo appositamente per il film classici come Heroes. In The Commitments, del 1991, i protagonisti fondano una band, che esiste solo nelle finzione del film, e suonano i grandi classici del soul che costituiscono la colonna sonora del film. Una situazione simile la possiamo trovare anche in Full Monty, del 1997. Anche in Tenacious D e il destino del rock i protagonisti sono musicisti di una band, ma qui suonano principalmente brani rock da loro composti: solo che gli attori Jack Black e Kyle Gass hanno poi davvero creato una band, chiamandola Tenacious D!

Poi ci sono alcuni esempi di film di animazione: primo fra tutti When the Wind Blows, del 1986, con David Bowie che firma la title track, i Genesis che compongono lo strumentale The Brazilian per il film e Roger Waters che scrive e interpreta praticamente tutte le altre canzoni. Anche Elton John ha lavorato a colonne sonore per film di animazione: Il re leone nel 1994 e Gnomeo & Juliet nel 2011. Ma ha anche prodotto le musiche per alcuni film: Friends – Due ragazzi che si amano del 1971 e The Muse del 1999.

Tom Waits è un altro artista rock frequentemente impegnato in colonne sonore cinematografiche, tra le quali spiccano Un sogno lungo un giorno, film del 1981 di Francis Ford Coppola e Taxisti di notte, diretto nel 1992 da Jim Jarmusch. Anche Nick Cave ha firmato diverse colonne sonore, in genere in coppia con Warren Ellis: la mia preferita è quella di Lawless, film del 2012 diretto da John Hillcoat, in cui Nick Cave collabora anche con Mark Lanegan e Willie Nelson. Ma l’elenco potrebbe essere infinito: da Easy Rider a Pulp Fiction, da Trainspotting a Dancer in the Dark, da I Love Radio Rock a Fino alla fine del mondo… Passiamo invece a vedere le proposte che ho preparato per voi: magari ci trovate anche uno spunto per andare a rivedere qualche bel film!

Highlander – L’ultimo immortale

Chi non ricorda questo grande classico del 1986? Ma soprattutto, chi non ne ricorda le musiche? Diretto da Russel Mulcahy, Highlander si avvale del compositore Michael Kamen per le atmosfere di raccordo e dei Queen per i brani principali della colonna sonora. I Queen non erano nuovi alla scrittura per film: già nel 1980 avevano creato le musiche per Flash Gordon. Per Highlander scrivono quasi tutti i brani ex novo, includendoli poi nel loro album A Kind of Magic. Nel video ufficiale di Princes of the Universe troviamo espliciti riferimenti al film.

Singles – L’amore è un gioco

Singles è un film romantico del 1992, diretto da Cameron Crowe. Ambientato a Seattle, include diversi cameo di musicisti dell’allora nascente scena grunge, ai quali è affidata anche la creazione delle atmosfere sonore. Alcuni dei brani incisi per questa colonna sonora contribuirono a rendere famose alcune band, altri furono talmente apprezzati da essere poi utilizzati in altri film, come nel caso di Season di Chris Cornell, che possiamo ascoltare anche in L’uomo d’acciaio del 2013. Qui invece ho scelto di proporvi gli Screaming Trees con Nearly Lost You.

Into the Wild – Nelle terre selvagge

Come non includere questa monumentale colonna sonora affidata a Eddie Vedder? Into the Wild, scritto e diretto da Sean Penn nel 2007, si affida moltissimo alla potenza della musica che ne accompagna le immagini. Memorabili sono naturalmente Guaranteed e Society, che in qualche modo sono diventate i simboli del film, ma qui ho scelto di proporvi Hard Sun, per cercare di portarvi fuori dalla “comfort zone”…

Strange Days

1995: Kathryn Bigelow dirige questo film fantascientifico e distopico. Per le musiche vengono chiamati diversi artisti a comporre brani o eseguire cover: la regista in particolare è una grande fan di PJ Harvey, di cui desidera includere alcuni brani reinterpretati. I Deep Forest sembrano a un certo punto essere scelti per l’intera colonna sonora, ma alla fine rimarranno solo con due brani: Coral Lounge e While the Earth Sleeps, scritta insieme a Peter Gabriel. Di ambito elettronico, cito anche il brano Overcome di Tricky. Ma sono presenti anche gli Skunk Anansie, che nel film hanno suonato realmente durante le riprese, con il loro secondo singolo Selling Jesus e con Feed. Le due cover di PJ Harvey vengono invece affidate a Juliette Lewis, che interpreta in maniera magistrale Rid of Me e Hardly Wait, di cui il video mostra la scena nel film.

Tutti giù per terra

Anche in Italia, per quanto possa sembrare strano, le produzioni cinematografiche si sono più volte affidate alla musica rock per le colonne sonore. I film di Dario Argento sono forse l’esempio più evidente e famoso. Ma nel 1997 Davide Ferraro dirige il film Tutti giù per terra, e decide di affidare le musiche al Consorzio Suonatori Indipendenti, con alcuni musicisti del collettivo che compaiono anche in cameo in alcune scene del film. Nella colonna sonora troviamo quindi Üstmamò, Marlene Kuntz, Disciplinatha e, ovviamente, i C.S.I., sia con brani preesistenti reincisi per l’occasione, sia con composizioni apposite, come la title track Tutti giù per terra.

The Crow – Il corvo

Uscito nelle sale nel 1994, Il corvo, diretto da Alex Proyas, divenne tristemente celebre per la morte tragica di Brandon Lee durante le riprese. La storia del film è tratta da un fumetto e incentrata su un musicista rock la cui anima torna dall’aldilà in cerca di vendetta. Molti artisti famosi hanno scritto musiche o interpretato cover per questa produzione, rendendo la colonna sonora un elemento fondamentale del film. Tra gli altri, troviamo gli Stone Temple Pilots, i Nine Inch Nails, i Rage Against the Machine, i Pantera, i Violent Femmes e i Cure, che in particolare incisero la loro Burn proprio per questo film. Nel video li troviamo impegnati in una esecuzione dal vivo nel 2019 a Glastonbury.

Rumble Fish – Rusty il selvaggio

Anche quando la colonna sonora di un film viene affidata a un artista, spesso gli viene affiancato un compositore che crei le musiche di raccordo, le atmosfere e a volte che supervisioni le scelte dell’artista principale. Non è il caso di Rumble Fish, film del 1983 diretto da Francis Ford Coppola, che incaricò in maniera esclusiva Stewart Copeland per la realizzazione della colonna sonora. E il batterista dei Police si rivelò più che all’altezza, tanto che in seguito venne chiamato a comporre anche altre colonne sonore per produzioni cinematografiche importanti. Da questo film ho estratto Don’t Box Me In, brano realizzato con Stan Ridgway dei Wall of Voodoo appositamente per questa colonna sonora.

Purple Rain

In questo caso, lo ammetto, siamo al limite del film musicale. Purple Rain è un film uscito nelle sale nel 1984, diretto da Albert Magnoli, in cui si narra la storia di un cantante e della sua band… i Revolution! E, guarda un po’, la colonna sonora è affidata a Prince che, con la sua band, i Revolution appunto, scrive e incide una serie di brani ex novo, che verranno poi pubblicati nell’omonimo album, celebre soprattutto per la sensazionale ballata Purple Rain.

Philadelphia

Del 1993 è invece Philadelphia, diretto da Jonathan Demme. Qui la colonna sonora è affidata al compositore Howard Shore, affiancato però da contributi importanti. Troviamo tra gli altri Peter Gabriel, Sade, gli Spin Doctors che reinterpretano Have You Ever Seen the Rain? dei Creedence Clearwater Revival… Ma soprattutto troviamo due brani divenuti famosissimi e scritti appositamente per il film: Street of Philadelphia di Bruce Springsteen e Philadelphia di Neil Young, che nel video è eseguita dal vivo nel 1999.

O Brother, Where Art Thou? – Fratello, dove sei?

Per concludere, ho voluto riservare l’ultimo posto a questa magnifica commedia dei fratelli Coen, nel tentativo di darle più rilievo e consigliare a chi non l’ha vista di rimediare subito! Uscito nelle sale nel 2000, il film attraversa l’America rurale del bluegrass e del gospel. La musica quindi non è originale, ma i traditional che compongono la colonna sonora sono reinterpretati per l’occasione da grandi artisti della scena bluegrass sotto la guida di T-Bone Burnett: in particolare si nota una grande presenza di Alison Krauss. Nel film compare una band fittizia, i Soggy Bottom Boys, che in una scena memorabile, che vi consiglio di andare a rivedere, interpretano I Am a Man of Constant Sorrow. In realtà gli attori nella scena sono in playback e la memorabile interpretazione è dovuta a Dan Tyminski insieme a Harley Allen e Pat Enright. Nel video vi propongo un’interpretazione live di Alison Krauss & Union Station insieme a Dan Tyminski.

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Roberto Cruciani

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