Ormai non possiamo più stare senza il nostro amico a quattro zampe. Il cane è diventato un vero e proprio membro della famiglia e come tale è nostra responsabilità dargli tutto ciò di cui ha bisogno e tenerlo in salute.
I nemici visibili e invisibili sono numerosi e tra questi i più conosciuti sono i parassiti esterni. I pappataci rientrano nella lista, anche se tendiamo a considerarli (erroneamente) meno pericolosi di pulci e zecche.
Li sentiamo spesso nominare quando si parla di antiparassitari, ad esempio, ma che cosa sono effettivamente i pappataci? Quali sono gli altri parassiti del cane e cosa possono comportare?
Pappataci è il nome comune con cui vengono chiamati i flebotomi: piccoli insetti alati simili a zanzare che appartengono alla famiglia degli ectoparassiti e che si rivelano pericolosi sia per animali che per l’uomo.
A renderli così pericolosi è soprattutto il loro coinvolgimento nella leishmaniosi cane, una patologia molto seria che può persino mettere a rischio la vita del nostro pet. Il termine “pappataci” deriva dal fatto che non emettono alcun suono quando volano, a differenza delle zanzare, e per questo “tacciono”.
Sono insetti notturni e per questo si attivano quando cala il sole, nascondendosi durante il giorno in luoghi freschi e ombreggiati, come ad esempio cantine, soffitte, cucce o fessure nei muri.
Come per le zanzare, sono solo le femmine che pungono e lo fanno per nutrirsi e deporre le uova. Hanno un ciclo di vita piuttosto rapido: le femmine possono deporre fino a 70 uova, che si schiudono in circa una o due settimane.
Con condizioni climatiche favorevoli, i pappataci possono essere attivi da maggio a ottobre, e ciò rende fondamentale adottare misure preventive soprattutto nei mesi estivi.
I pappataci sono i parassiti meno conosciuti, sebbene spesso vengano associati a pulci e zecche. Queste ultime sono artropodi, ovvero appartengono alla stessa famiglia dei ragni e non rientrano tra gli insetti, e si nutrono di sangue. Sono diffuse in tutta Europa e si nascondono spesso in ambienti molto erbosi, come boschi e prati, ma possono infestare addirittura giardini e parchi urbani.
Le pulci, invece, sono piccoli insetti che spesso infestano sia cani che gatti. Solo gli esemplari adulti si nutrono di sangue e vivono sull’animale, mentre uova, larve e pupe si annidano nell’ambiente, come negli angoli della casa, tappeti e cucce.
Infine, non vanno dimenticate le zanzare, responsabili non solo di fastidiose punture ma anche della trasmissione di patologie come la filariosi. Queste depongono le uova in ambienti umidi e acquatici, dove le larve si sviluppano fino a trasformarsi in adulti pronti a riprodursi e continuare il ciclo.
Come accennato, il rischio più grave che può derivare da questi parassiti è quello legato alla trasmissione di malattie alcune delle quali molto pericolose. La leishmaniosi è una delle più gravi, trasmessa dal morso dei pappataci: si tratta di un parassita che attacca principalmente la milza e il midollo osseo, causando sintomi debilitanti come perdita di peso, affaticamento, febbre e problemi cutanei.
Non è da sottovalutare la pericolosità della filariosi cardiaca, provocata da un verme trasmesso dalle zanzare che si insinua nel cuore e nei polmoni degli animali. A renderla così problematica è soprattutto il fatto che spesso i sintomi si manifestano quando ormai è troppo tardi per intervenire.
Le zecche sono particolarmente insidiose, rischiando di portare l’ehrlichiosi, un batterio che attacca i globuli bianchi. Infine, attenzione anche alle diverse forme di rogna, tra cui la rogna demodettica e quella sarcoptica, entrambe responsabili di gravi problemi alla pelle e facilmente trasmissibili ad altri animali.
Sono quindi tanti i problemi che possono essere trasmessi dai parassiti ai nostri amici a quattro zampe, alcuni particolarmente pericolosi. Come proteggerli da tali conseguenze e danni?
Considerato che alcuni di questi parassiti agiscono soprattutto al calar del sole, una buona prima soluzione può essere quella di limitare il tempo che il tuo cane trascorre all’aperto al tramonto e di notte.
È poi bene proteggere l’ambiente domestico, installando zanzariere a maglie strette e pulendo adeguatamente tutta la casa con una certa frequenza, soprattutto nei mesi estivi, periodo in cui tali fastidiosi animaletti sono più attivi.
Infine, ma non meno importante, è l’uso degli adeguati antiparassitari. In commercio, esistono diverse soluzioni come gocce spot-on, collari e spray repellenti che possono essere altamente efficaci contro ogni genere di parassita esterno.
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