l quoll sono dei marsupiali mammiferi tipici dell’Australia e della Nuova Guinea. Uno studio svela che rischiano l’estinzione a causa del picco di testosterone che sperimentano nel periodo dell’accoppiamento e che porta il maschio a non dormire mai. Questi animali infatti cercano di copulare di continuo fino alla morte. E così accade che l’istinto alla riproduzione, che nel regno animale è primario quanto quello alimentare, nel caso dei quoll da strategia di conservazione della specie diventa l’opposto incrementando il rischio di estinzione.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Royal Society Open Science e condotto dagli scienziati dell’Università australiana della Sunshine Coast e dell’Università del Queensland di Brisbane in Australia ha cercato di capire cosa accade a questi animali. Il gruppo di ricerca ha monitorato il movimento, le distanze percorse e i livelli di attività di 13 esemplari (sei femmine e sette maschi) catturati a Groote Eylandt al largo della costa del Territorio del Nord in Australia.
Grazie ad un algoritmo, i ricercatori hanno elaborato un modello per prevedere il comportamento degli animali con una precisione superiore al 97 per cento.
I quoll sono parenti del diavolo della Tasmania. Raggiungono una lunghezza che varia tra i 25 e i 75 centimetri e si sono adattati per vivere sia nelle foreste che nelle vallate aperte. Questi animali impiegano molte risorse in una singola stagione riproduttiva che può portare anche al decesso dell’animale stesso. Gli esemplari femminili tendono infatti a vivere circa quattro anni, mentre i maschi difficilmente superano il primo anno di vita, proprio perché dedicano la maggior parte delle proprie energie alla riproduzione.
I quoll maschi, scrivono gli autori, “rinunciano al riposo per viaggiare per periodi di tempo più lunghi e incrementare le probabilità di copulare“. Alcuni esemplari hanno percorso distanze di circa 10 chilometri in un solo giorno alla ricerca, pensano gli autori, di habitat popolati da potenziali partner. “I quoll riuscivano a coprire grandi distanze per accoppiarsi. La loro volontà era talmente robusta che rinunciavano a dormire per dedicare più tempo alla ricerca di una partner. La mancanza di sonno può infatti essere letale, ma la curiosità è che queste privazioni sono state osservate solamente negli esemplari maschili”.
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