A Sanremo un taxi ha rifiutato una passeggera che voleva salire con un cane. Una passeggera giunta giovedì sera in treno da Milano alla stazione di Sanremo è stata lasciata a piedi dal servizio taxi, perché aveva il cane.
Il racconto della donna
“Avevo l’auto alla stazione di Taggia e dovevo andare a Ceriana dove abito – afferma la donna, Cristina G. -. Purtroppo, però, se avessi preso il treno che fermava a Taggia sarei rincasata molto più tardi; così ho deciso di proseguire in treno fino a Sanremo, in compagnia di Mijita, un galgo spagnolo di 3 anni, che non è altro che un levriero di taglia medio piccola”.
A quel punto, non vedendo fuori alcuna auto disponibile, Cristina telefona al servizio taxi. “Quando ho detto che avevo con me un cane, mi è stato risposto che difficilmente mi avrebbero caricata. A un certo punto sono arrivati i taxi, che hanno caricato gli altri passeggeri. L’autista dell’ultimo mi ha detto, che purtroppo era allergico ai cani”. Cristina contatta di nuovo la centrale operativa dei taxi di Sanremo e stavolta: “Mi hanno risposto, che non c’era nessuno disposto a caricare il cane. Per fortuna, ho incontrato un conoscente, che mi ha dato un passaggio in auto, ma altrimenti sarei rimasta a piedi o sarei dovuta andare in autobus, col rischio che di fronte a un esubero di passeggeri mi avrebbero lasciata a terra”.
Il vice presidente del Consorzio Radiotaxi Sanremo, Davide Delbò, nel confermare l’accaduto, precisa: “Non siamo tenuti a svolgere corse fuori dal Comune e portando i cani. Siamo, inoltre, tenuti a dare precedenza alle corse urbane in città, come previsto dalla legge quadro nazionale”. Dunque, va a fortuna: c’è chi accetta di far salire un animale sul proprio taxi (con un sovrapprezzo di cinquanta centesimi, che non tutti però richiedono) e chi preferisce di no, magari per paura che sporchi, che perda i peli o per altri motivi.
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