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Trenta gatti scomparsi in un mese: è allarme sull’Appennino bolognese. Tra le ipotesi quella dei riti satanici

Trenta gatti scomparsi in un mese. Allarme nel Bolognese. L’ultimo si chiama Eddy, un micione di 12 chili di cui i proprietari hanno pubblicato le foto su alcuni gruppi social spiegando che è sparito da giovedì 31 agosto in zona Vado di Monzuno, sull’Appennino bolognese. “Siamo disperati” scrivono, offrendo una ricompensa di mille euro a chi lo potrà riportare a casa.

Trenta gatti scomparsi in un mese: è allarme sull’Appennino bolognese. Tra le ipotesi quella dei riti satanici

Ma in quella zona, la sparizione dei gatti è ormai un caso perché sarebbero almeno una trentina gli animali di cui si sono perse le tracce nell’ultimo mese.

Oltre alle ricompense offerte dai proprietari, ora c’è una vera e propria taglia di 4mila euro, messa a disposizione dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente Aidaa. “La questione è scottante e allarmante -scrive la stessa associazione – e i proprietari di gatti cominciano ad aver paura. Tra le cause al momento si escludono le razzie di predatori ed in particolare di volpi e lupi, in quanto non sarebbero stati ritrovati resti”. L’associazione ambientalista ha così deciso di mettere una taglia che sarà pagata a chi, con la propria denuncia formale alle autorità, permetterà di individuare e far condannare in via definitiva il responsabile o i responsabili di queste sparizioni. Gli animalisti di Aidaa non escludono che, come già accaduto altrove, i gatti possano essere stati rapiti da qualche accumulatore seriale o finire nelle mani di sette esoteriche o sataniste che operano in Appennino. Un’ipotesi che, tuttavia, viene considerata secondaria dagli stessi animalisti.

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